Il Piemonte è in pole per fondi europei, e scatta l’overbooking
In fatto di fondi europei, il Piemonte è in pole position. Al punto che per il FESR, il fondo europeo di sviluppo regionale, sono stati impegnati 1,1 miliardi contro una disponibilità di 965 milioni.
Una specie di “overbooking”, che però verrà compensata, assicurano dalla Regione, dal recupero degli avanzi dei fondi europei non spesi dalle altre regioni.
“Oltre 50 milioni – spiegano – sono poi frutto di rimodulazioni e andranno a sostegno del piano sulla competitività su misure in gran parte green: 10 milioni per la riduzione dell’impatto ambientale delle aziende; 12 milioni per riqualificare l’offerta turistica; 5 milioni sui servizi al turismo. Anche l’auto elettrica viene incentivata, attraverso il raddoppio delle risorse per i comuni che installano colonnine per la ricarica elettrica (+10 milioni); con 7 milioni vengono poi incentivati i privati a installare colonnine per la ricarica. Altri 10 milioni andranno per l’acquisto di bus elettrici. La rimodulazione utilizza le risorse di bandi sottoutilizzati”.
Il Piemonte ha anche chiesto a Bruxelles “la rimodulazione per recuperare risorse libere e investire tra l’altro 20 milioni per borse di studio universitarie, in modo da sgravare il capitolo di fondi propri”.
Sono previste risorse anche per l’agricoltura: 44 milioni, per finanziare le misure agroalimentari che per il 2020 non prevedevano fondi.
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