Fiaccolata in memoria dei prigionieri delle ss rinchiusi alle Nuove
Nell’ottantesimo anniversario delle leggi razziali, nel settantesimo dell’entrata in vigore della Costituzione Italiana (1° gennaio 1948) e in occasione del Giorno della Memoria l’associazione “Nessun uomo è un’isola” di Torino onorerà tutti i deportati italiani, ebrei e stranieri nei campi di concentramento e di sterminio nazisti; specialmente quelle donne e quegli uomini che furono rinchiusi dalle SS nel carcere “Le Nuove” e di cui si perse ogni traccia.
Dei prigionieri rinchiusi dai nazifascisti nel penitenziario torinese non è possibile precisare nemmeno il numero, fatta eccezione per le 138 detenute israelite ricordate da Suor Giuseppina De Muro nella sua relazione sull’occupazione germanica del carcere tra il 1943 e il 1945. Alcuni registri di matricola delle “Nuove” durante la Guerra di Liberazione riportano nomi di prigionieri, politici e non, che furono deportati in Germania: operai, artigiani, studenti, impiegati, laureati, militari, professionisti. Storie che “Nessun uomo è un’isola”, che gestisce il museo del carcere “Le Nuove”, intende ricordare durante la fiaccolata organizzata per venerdì 26 gennaio in corso Vittorio Emanuele II, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino.
Il ritrovo dei partecipanti sarà alle 9,45 davanti alla lapide posta dall’ANED al binario 17 della stazione di Porta Nuova per ricordare i deportati in Germania. Dopo la deposizione di una corona d’alloro, il corteo percorrerà via Sacchi, il controviale di corso Vittorio Emanuele e via Paolo Borsellino, dove ha sede il museo del carcere. Lungo il corteo alcuni cartelloni ricorderanno i deportati ignoti e dimenticati. In strada di Ronda il corteo sosterà davanti alle fotoceramiche che ricordano le deportate, verranno lette alcune memorie scritte da donne sopravvissute e ci sarà la testimonianza di Nedelia Tedeschi. Seguirà un omaggio floreale a tutti bambini italiani ed ebrei imprigionati alle “Nuove” e alle donne detenute e deportate nei lager nazisti. Nel vestibolo sono in programma un ricordo di Suor Giuseppina De Muro e una testimonianza di Adriana Cantore. Nel famigerato “Braccio Tedesco” del primo piano si farà l’appello dei deportati dimenticati e sono previste testimonianze di Roberto Zargani e di Beppe Pastore. Davanti alla cella del Beato Giuseppe Girotti (annoverato tra i Giusti tra le Nazioni per la sua azione a favore degli ebrei durante l’Olocausto, per la quale sacrificò la propria vita con la deportazione e la morte nel campo di concentramento di Dachau) la testimonianza sarà a cura della professoressa Florinda Diena. L’appello dei deportati dimenticati si farà anche nella cappella maschile del carcere e sarà seguito da una testimonianza dei Coniugi Mario e Carla. L’evento si concluderà alle 12 davanti alle celle dei condannati a morte, con la deposizione dei lumini e con la recita della Preghiera del deportato.
Sempre in occasione del Giorno della Memoria 2018, sabato 27 gennaio la compagnia teatrale “Lontani dal Centro” proporrà al museo del carcere “Le Nuove” lo spettacolo “Il flebile filo della memoria”, della durata di circa mezz’ora. Le rappresentazioni sono in programma alle 19, alle 20 e alle 21. Il biglietto d’ingresso costa 5 Euro. Le prenotazioni dei biglietti possono essere effettuate telefonando ai numeri 011-3090115, 327-8188145 e 347-8814139.
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