NICHELINO – Nasce lo sportello per il sovraindebitamento
E’ nato a Nichelino l’Organismo di Composizione della Crisi (OCC), destinato a offrire una seconda opportunità a chi si trova – non per propria colpa e a condizione che non sia un soggetto fallibile – impossibilitato ad arrivare a fine mese a causa dei debiti accumulati.
Nichelino, dopo Villastellone e Borgaro, è il terzo comune del Piemonte a sperimentare il servizio ma è il primo che si sviluppa su una area densamente popolata (la città conta oltre 48.000 abitanti).
«Il sovraindebitamento è purtroppo un fenomeno diffuso – spiega l’assessora al Welfare, Gabriella Ramello – e sovente gli interessati, pur non avendo colpe dirette, vengono travolti e finiscono nelle mani degli usurai o addirittura rischiano il suicidio».
Lo sportello, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale, fornirà ai soggetti interessati supporto e assistenza per prevedere un percorso economicamente ragionevole di rientro dai debiti contratti.
Con questo servizio, Nichelino può diventare il comune capofila e di riferimento per i cittadini del circondario del Tribunale di Torino, quindi di un’area piuttosto vasta e ad alta densità demografica.
«E’ un passo importante – aggiunge l’assessora al Commercio, Giorgia Ruggiero – per intercettare situazioni drammatiche ma incolpevoli e per individuare, secondo modalità serie e definite dalla legge, un piano di rientro sostenibile e, dunque, offrire una seconda occasione. E’ anche un modo per evitare di finire nei circoli viziosi della criminalità».
Sono cinque gli indici di sovraindebitamento individuati:
- Spesa mensile per prestiti erogati che copre più del 30% del reddito lordo mensile;
- stato di povertà e di indebitamento;
- oltre il 25% delle entrate viene destinato a pagare debiti non garantiti;
- arretrati pari o superiori ai 3 mesi;
- oltre quattro prestiti.
Requisito soggettivo per l’accesso alla procedura è la meritevolezza del debitore. E’ considerato meritevole il debitore che non ha fatto ricorso all’indebitamento senza la ragionevole prospettiva di potervi adempiere o, quantomeno, che non ha colpevolmente cagionato la propria situazione di indebitamento, anche mediante il ricorso al credito in misura superiore alla propria capacità di adempiere.
Il piano si assistenza e supporto prevede tre modalità di soluzione della crisi del debitore non fallibile:
1) l’accordo con i creditori;
2) il piano del consumatore;
3) il procedimento di liquidazione dei beni.
Attraverso tali procedure si prevede un meccanismo di estinzione (controllata in sede giudiziale) delle obbligazioni del soggetto sovraindebitato non fallibile.
Ove il piano non fosse possibile o fosse respinto dal Giudice, il consumatore potrà comunque accedere alla procedura di liquidazione del patrimonio.
Durante l’esecuzione della procedura, il giudice sospende ogni azione esecutiva (pignoramento mobiliare ed immobiliare, ecc.) dei creditori nei confronti dei beni del debitore.
Una volta terminata con successo la procedura, il debitore sarà “esdebitato”, ovvero sarà libero da ogni debito ancora non onorato.
L’Organismo di composizione della crisi di Nichelino è stato costituito a seguito di delibera della Giunta Comunale del 28 giugno 2017 ed è composto da tre organi: Segreteria amministrativa, Referente e Gestori della crisi (art. 14 D.M 202/14) che lavorano sotto la direzione del Dirigente Comunale.
I gestori individuati sono Giampiero Nebiolo (commercialista), Alberto Robella, (commercialista), Adele Teresa Passarelli, (avvocato), Andrea Aurora Di Benedetto, (avvocato) e Valentina Pensi Rossello(avvocato).
«E’ un’iniziativa – conclude il sindaco, Giampiero Tolardo – volta a offrire un riferimento legale e sicuro ai soggetti sovraindebitati per trovare una sopportabile via d’uscita da un drammatico circolo vizioso. Esistono situazioni estremamente delicate nei confronti delle quali le Amministrazioni pubbliche possono e devono fornire un’orizzonte di speranza. Auspico che il nostro esempio sia seguito anche da altri Comuni in Italia».
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