Poli e Università di Torino, primi in Italia nell’Industria 4.0
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso nota la classifica dei Competence Center ammessi al finanziamento previsto dal bando chiuso un mese fa: la proposta della cordata piemontese sull’Industria 4.0 centrata sull’ ìAdvanced Manifacturing nei settori automotive e aerospazio, composta da Politecnico di Torino e Università di Torino unitamente a 24 aziende private che hanno aderito con una manifestazione di interesse, ha ottenuto il primo posto, seguita da Politecnico di Milano e Università di Bologna.
Il Mise ha infatti comunicato che allo stanziamento iniziale di 40 milioni di euro ha aggiunto altri 33 milioni – di cui 13 destinati ai progetti del Sud Italia.
Hanno aderito al progetto piemontese: 4D Engineering S.r.l., Agilent Technologies S.p.A., aizoOn Consulting S.r.l., Altran Italia S.p.A., Cemas Elettra S.r.l., Consoft Sistemi S.p.A., Eni S.p.A., FCA Italy S.p.A., Fev Italia S.r.l., GE Avio S.r.l., GM Global Propulsion Systems-Torino S.r.l., Illogic S.r.l., Iren S.p.A., ItaldesignGiugiaro S.p.A., Leonardo S.p.A., Merlo S.p.A., Prima Industria S.p.A., Reply S.p.A., Siemens S.p.A., SKF Industrie S.p.A, SPA Michelin Italiana, STMicroelectronics, Thales Alenia Space Italia S.p.A., TIM S.p.A.
Il Centro di Competenza metterà a disposizione delle aziende “linee pilota” innovative per diverse tecnologie manifatturiere e costituirà un punto di riferimento in tutti gli ambiti ad esse collegati.
Il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco ha dichiarato: “Si tratta di un ottimo risultato per il sistema universitario e socio-economico del nostro territorio. Da qui il nostro sistema manifatturiero può ripartire mirando ad essere sempre più competitivo grazie alla sinergia tra università, centri di ricerca, sistema delle aziende e piccole medie imprese”.
“Siamo molto soddisfatti di questo risultato” dichiara il Rettore dell’Università di Torno, prof. Gianmaria Ajani “che pone gli Atenei torinesi come motore dell’innovazione del tessuto industriale italiano. Il progetto spazia in tutti gli aspetti utili per le imprese del futuro, scienza e tecnologia dei materiali, l’ingegneria, l’informatica e l’energia, ma anche la sociologia, l’economia e le scienze umane. Per l’Industria 4.0 non sono necessari solo macchine e robot, ma occorre soprattutto far crescere una nuova cultura del lavoro, individuare nuovi modelli organizzativi e nuove opportunità di business per le aziende”.
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