NICHELINO – Addio alla carta: il Comune passa al digitale per i documenti
Presentato questa mattina lo “Sportello unico digitale dell’edilizia”. Un sistema che tramite la presentazione di richieste di accesso agli atti o di pratiche on – line, permetterà di abbattere i tempi di attesa dagli attuali 35 – 40 giorni a 2 – 3 giorni massimo. Una rivoluzione. Lo Sportello sarà on – line e accessibile dal sito comunale (www.comune.nichelino.to.it) dal mese di luglio. A questo sportello, creato dalla ditta Technical Design, si aggiunge la digitalizzazione dell’archivio delle pratiche edilizie nichelinesi. Nell’ultimo anno, in maniera sperimentale, ne sono state digitalizzate quasi 5mila grazie ad un investimento di 40mila euro, si punta a completare il lavoro di digitalizzazione di tutte le attuali (poco meno di 50mila) pratiche edilizie nei prossimi due anni. «Abbiamo scelta di incrementare l’efficienza e la rapidità di interazione nel settore tecnico – edilizio – afferma il sindaco di #Nichelino Giampiero Tolardo – Lo Sportello unico digitale dell’Edilizia consentirà di migliorare inoltre il lavoro del nostro ufficio tecnico. L’investimento richiesto nei prossimi bilanci comunali è importante: ma darà risultati duraturi. Il nostro desiderio è lasciare in eredità la completa digitalizzazione delle pratiche edilizie nichelinesi». «L’obiettivo è andare verso l’utilizzo di “zero carta” nei rapporti di professionisti e operatori con il settore tecnico – aggiunge l’assessore all’Edilizia Diego Sarno – Non è forse un risultato che da visibilità, ma ci sono cittadini e operatori che aspettano settimane o mesi per completare le pratiche». Per l’Ufficio tecnico comunale è intervenuto Nicola Balice: «La digitalizzazione non è ancora una pratica molto diffusa – dice – perché richiede un investimento significativo. Nell’hinterland torinese lo hanno per ora adottato piccole realtà perché i loro archivi di pratiche edili non erano molto ampi. Ma il sistema da risultati importanti: la conservazione dei documenti e la velocizzazione nell’accesso agli atti».
Condividi