MONCALIERI – Nosiglia sulla morte della prostituta: “Indifferenza è il cuore del dramma”
Sulla morte di Anxela Mecani, la prostituta albanese trovata in fin di vita in tangenziale sud e poi spirata all’ospedale Santa Croce, l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, ha diffuso una nota ufficiale.
«Dopo venti secoli la morte violenta delle donne rimane un “incubo sociale” con cui dobbiamo continuare a confrontarci. Non è molto cambiata, dai tempi di Gesù ad oggi, l’ipocrisia di una società che, da una parte, proclama di volere la piena “libertà” per ogni donna; e dall’altra non fa nulla per combattere il “mercato della carne” che, sul corpo delle donne più povere e meno difese, continua a fiorire lungo le nostre strade. Un mercato che porta con sé, inevitabilmente, la droga e la criminalità organizzata, le devianze di ogni genere e le importanti somme di denaro che vengono messe in circolo. Questo non è un problema di ordine pubblico, e non è soltanto una storia di cronaca nera: se riduciamo la morte di Anxela nelle nostre comode categorie continueremo a credere che gli unici problemi, in questo campo, siano il “buon costume” e il “decoro della città”. Invece l’indifferenza dell’opinione pubblica è il cuore del dramma. Perché così si continua a considerare queste persone (donne, anche minorenni) una merce; e perché si offrono giustificazioni al sopruso e alla violenza, e alibi allo sfruttamento. Oggi la denuncia non basta, come non basta da sola l’opera doverosa di controllo del territorio da parte delle autorità preposte».
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