MONCALIERI – Con “Moncalieri Smart” si rafforza l’agricoltura locale
Il cibo lega tutto il Mondo, si produce in campagna, ma è in città che si carica di significati, genera contraddizioni e processi di innovazione che possono dare luogo a azioni e divenire patrimonio comune dei cittadini. Da tre anni la Città di Moncalieri, insieme a Coldiretti Torino, è impegnata in un progetto per la valorizzazione dell’agricoltura locale, che coinvolge produttori agricoli, imprese locali, commercianti, scuole e società civile. Con “Moncalieri Smart, Sostenibilità Mercati AgRicolTura”, amministrazione e Coldiretti intendono proseguire in questa direzione, coinvolgendo nuovi attori.
L’assessore alle Attività produttive di Moncalieri, Angelo Ferrero, spiega i principali obiettivi del progetto: «La collaborazione con Coldiretti ha contribuito a raddoppiare l’investimento dell’amministrazione comunale. Il progetto della Coldiretti a 360° ci ha consentito di co-progettare per raggiungere l’accesso ad altri fondi, come – ad esempio – quelli della misura 16.9.1 del Psr e del PON, l’alternanza scuola-lavoro. Il coinvolgimento della Coldiretti nelle nostre manifestazioni enogastronomiche oramai è consolidata. Quest’anno collaboreremo sia a livello territoriale sia fuori dal moncalierese. Le sinergie amplificano il lavoro fatto e la collaborazione con i ristoratori locali, la Pro Loco, l’Ascom e la Confesercenti».
Anche Fabrizio Galliati, presidente Coldiretti Torino, conferma la bontà del progetto: «Moncalieri è la quinta città del Piemonte per dimensione e dobbiamo ringraziare l’amministrazione comunale perché ha ascoltato le nostre idee e ha avuto la giusta visione di farle proprie. Tutti i soggetti che abbiamo coinvolto ci hanno permesso di rendere protagonista l’intero territorio. Questo è un progetto a lungo termine: vogliamo crescere sempre di più, compiendo un passettino alla volta. Con perseveranza realizzeremo cose che serviranno a fare leva per il futuro. Gli allievi delle scuole cresceranno con l’educazione al cibo e al territorio e puntiamo a consolidare la rete di comunicazione tra tutte le componenti territoriali. Moncalieri è divenuta la “città dell’innovazione”, una sorta di polo sperimentale perché ha visione futuristica con peculiarità importanti: una grande città a ridosso di Torino, capoluogo di Regione e Provincia con molte sfaccettature che la rendono completa».
«L’educazione al cibo in questo comune – conclude Fabrizio Galliati – speriamo faccia da volano per essere trasferito nella prima capitale d’Italia e nei comuni limitrofi. Dobbiamo cambiare la cultura e la mentalità delle persone. Sarà un percorso lungo e difficile ma siamo partiti da qui perché abbiamo visto quanto entusiasmo e partecipazione ci sta mettendo Moncalieri. Le azioni previste dal progetto sono sostanzialmente tre. La prima prevede una pianificazione del cibo per la città, individuando i bisogni collettivi per poi definire le possibili azioni concrete. La seconda è l’educazione al consumo critico, ovvero l’organizzazione di “laboratori al consumo” coinvolgendo imprese e aziende agricole locali, mercati e scuole, oltre ad altri gruppi d’interesse. In ultimo la promozione della filiera corta e delle filiere locali con iniziative e manifestazioni per valorizzare prodotti e imprese locali per restituire valore al territorio e alle persone».
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