COLDIRETTI – Il Peperone di Carmagnola tra i prodotti “Sigillo” torinesi al villaggio contadino di Roma
I prodotti della cintura sud del torinese sono protagonisti all’evento di Coldiretti di Roma. Nell’ultimo secolo in Italia sono scomparse dalla tavola tre varietà di frutta su quattro, anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta. Questo sostiene la Coldiretti in occasione dell’inaugurazione del Villaggio contadino a Roma dove sono stati presentati i “Sigilli” di Campagna Amica, ovvero la più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata in Italia. Sono i prodotti della biodiversità agricola italiana che, nel corso dei decenni, sono stati strappati all’estinzione o indissolubilmente legati a territori specifici ai quali si aggiunge la lista delle razze animali che gli imprenditori agricoli di Campagna Amica allevano con passione.
Si tratta in totale di 311 prodotti e razze animali, raccolti nel corso di un censimento, curato dall’Osservatorio sulla biodiversità istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica. Nel corso di questo primo studio sono risultati 369 “agricoltori custodi”, di cui il 25 per cento sotto i 40 anni. Le aziende condotte da questi imprenditori per il 20 per cento producono con il metodo biologico e il 5 per cento è impegnato in attività di agricoltura sociale ai sensi della Legge 141/2015, recante disposizioni in materia di agricoltura sociale.
Sono 40 i prodotti “Sigillo” Made in Piemonte, inseriti all’interno di un apposito atlante che Campagna Amica ha realizzato, grazie ai contributi di accademici e studiosi, una ricerca di carattere sociologico con la presentazione di ricette e storie di agricoltori per comprendere l’importanza della conservazione di un patrimonio unico al mondo.
I prodotti “Sigillo” torinesi sono questi: l’asparago di Santena e delle terre del Pianalto di Poirino, il cavolfiore di Moncalieri, il cavolo verza di Settimo Torinese, la ciliegia di Pecetto, la cipolla Piatlina bionda di Andezeno, il coniglio grigio di Carmagnola, la menta Piperita Piemonte o Pancalieri Piemonte, il peperone di Carmagnola, il pomodoro costoluto di Cambiano, il ravanello di Moncalieri, la Toma di Lanzo, il tomino del Talucco.
«Difendere la biodiversità ha un valore naturalistico – commenta Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino –, ma è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole del nostro territorio. Tutelare la biodiversità agricola significa realizzare filiere ecosostenibili, efficienti, competitive e investire sulla distintività. Tutte condizioni necessarie per distinguersi in termini di qualità delle produzioni per essere nelle condizioni di affrontare il mercato globalizzato salvaguardando, difendendo e realizzando sistemi economici locali attorno al valore del cibo».
Michele Mellano, direttore di Coldiretti Torino, afferma: «Questi cibi sono tornati sulle tavole degli italiani grazie all’impegno dei nostri imprenditori agricoli e, in quest’ottica, è fondamentale l’attività svolta dalla Fondazione Campagna Amica che ha offerto opportunità e nuovi sbocchi economici agli agricoltori che allevano razze e coltivano varietà a rischio di estinzione che, altrimenti, non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione».
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