CARMAGNOLA – Cancellata dal Presidente della Repubblica l’ordinanza anti accattoni
Il Quirinale cancella l’ordinanza anti mendicati di Carmagnola, stabilendo un principio: in Italia non si può multare chi chiede l’elemosina senza dare fastidio a nessuno. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto il ricorso straordinario proposto dall’Associazione Avvocato di strada e da Karmadonne, contro un’ordinanza firmata dal sindaco di Carmagnola. Prevedeva anche una multa e che voleva colpire chi, in silenzio e senza disturbare nessuno, chiedeva aiuto solo per alleviare la propria condizione di povertà. L’avvocato Alessandra Ballerini, legale dei ricorrenti, e le associazioni firmatarie del ricorso dichiarano:“siamo soddisfatti che venga stigmatizzato l’atteggiamento di quei sindaci che anziché preoccuparsi di combattere la povertà nei loro comuni puniscono i poveri, attraverso ordinanze che dovrebbero utilizzare solo per emergenze e non certo per colpire gli indigenti. Va ricordato che la solidarietà è uno dei principi fondamentali della nostra democrazia, tanto da essere sancita come “dovere inderogabile” dalla nostra Costituzione. Come associazioni nate per difendere gli ultimi era nostro dovere proporre il ricorso straordinario al Capo dello Stato perchè venisse dichiarata l’illegittimità di una simile ordinanza”. “Chi chiede l’elemosina – aggiunge il presidente dell’Associazione Avvocato di strada Onlus Antonio Mumolo – generalmente lo fa perché non ha nessuna altra possibilità. Spesso sono persone che hanno semplicemente perso il lavoro e che sono finite in strada perché prive di qualsiasi reddito. Se gli si fa una multa non li si toglie dalla strada, semplicemente si aggrava ancora di più la loro situazione. Con il ricorso abbiamo chiesto al Presidente della Repubblica della Repubblica di annullare l’ordinanza e con nostra grande soddisfazione il Capo dello Stato ha accolto le nostre ragioni, l’ordinanza è stata ritenuta illegittima e quindi è stata annullata”. In particolare, si legge nella decisione notificata ieri, il Presidente della Repubblica, recependo il parere del Consiglio di Stato, ha ritenuto che:– il Sindaco non può in nessun caso colpire con provvedimenti punitivi chi si limita a chiedere l’elemosina senza molestare o infastidire nessuno;– il Sindaco non può utilizzare lo strumento dell’ordinanza contingibile ed urgente, concesso per contrastare situazioni di emergenza, per altri scopi. “Ringraziamo il Presidente della Repubblica per questa decisione che ripristina la legalità e pone un freno a certi comportamenti illegittimi di alcuni sindaci. Dovremmo tutti lottare contro la povertà – conclude Mumolo – non fare la guerra ai poveri”.
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