INDUSTRIA – Scende la richiesta di cassa integrazione in provincia di Torino
In Piemontem nei primi nove mesi del 2018, la richiesta di cassa integrazione è stata di 20.380.875 ore, in diminuzione del 23,6% (+0,9% ordinaria, -35,5% straordinaria, -95,5% deroga).
La media mensile dei lavoratori piemontesi tutelati è stata di 13.321, con un calo di 4.116 unità rispetto all’anno precedente.
Nel confronto tra primi nove mesi del 2018 e del 2017, la provincia di Torino ha visto diminuire la richiesta di cassa integrazione del 28,8%, sebbene resti la seconda provincia più cassaintegrata d’Italia, dopo Roma.
“La riduzione tendenziale degli strumenti di integrazione salariale, -36,7% di ore richieste a settembre rispetto allo stesso mese del 2017 e -23,6% nei primi 9 mesi del 2018, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, fotografa la condizione in cui versa attualmente il sistema produttivo piemontese – spiegano dalla Uil -, La timida crescita in atto coinvolge le imprese più competitive, mentre continua la sofferenza di quella parte del sistema produttivo non ancora uscito dalla crisi, che, terminati i periodi di cassa integrazione previsti dalla riforma introdotta dal Jobs Act, percorre la strada delle procedure di licenziamento, che trovano corrispondenza nell’aumento delle domande di Naspi. Valutiamo positivamente i primi orientamenti del Ministero del Lavoro che, come da noi più volte richiesto, prevedono l’ampliamento dei periodi di cassa integrazione in favore delle aziende alle prese con complesse fasi di riorganizzazione e la reintroduzione della cassa integrazione per cessazione di attività, anche in presenza di procedure concorsuali”.
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