NICHELINO – Primo incontro nella “Casa dei diritti”
Primo incontro nell’ex centro estetico di Largo delle Alpi confiscato alle Mafie e assegnato al Comune di Nichelino. I locali, rimessi a nuovo, hanno ospitato una conferenza di Libera Piemonte sull’utilizzo dei beni confiscati alle mafie. Quello di Nichelino è un esempio virtuoso. L’ex centro estetico è diventato la “Casa dei Diritti” e ospiterà il presidio di Libera di Nichelino, lo Sportello sul sovra indebitamento aperto dal Comune di Nichelino, un’associazione dei consumatori, il coordinamento Lgtb nichelinese, e la Commissione Legalità. “Le vetrate che danno sulla strada significano la volontà di assoluta trasparenza per tutte le attività che si svolgeranno in questo luogo- afferma l’assessore alla Legalità e coordinatore regionale dell’associazione Avviso Pubblico Diego Sarno – Qui si farà formazione per consiglieri comunali, e attività con le scuole. Per noi la lotta alle Mafie deve essere un elemento fondamentale a tutti i livelli”. Con Sarno erano presenti l’assessora regionale alle Pari Opportunità Monica Cerutti, la referente di Libera Piemonte Maria Jose Fava, i sindaci e i rappresentanti di diversi Comuni piemontesi, la coordinatrice metropolitana di Avviso Pubblico Carlotta Tevere, il presidente del Consiglio comunale nichelinese Franco Ripani, e gli assessori comunali Fiodor Verzola e Gabriella Ramello. Hanno partecipato anche i presidi delle due scuole superiori nichelinesi Maxwell ed Erasmo da Rotterdam, e una rappresentanza di studenti nichelinesi che collaborerà con il presidio di Libera e che ha consegnato a Sarno una lettera di intenti sull’attività che porteranno avanti nella “Casa dei diritti”. Nel corso dell’incontro è stato presentato da alcuni ricercatori il rapporto di Libera sulla percezione e la presenza di mafie e corruzione in Piemonte, fatto in collaborazione con sociologi dell’Università torinese. Il rapporto evidenzia come in Piemonte, nonostante si sia coscienti della presenza delle mafie, non ci sia ancora una percezione della loro pericolosità sociale pari a quella media del resto del territorio italiano. Inoltre il Piemonte, rispetto al resto d’Italia, è molto indietro nel riutilizzo dei beni confiscati ai mafiosi. Da questo punto di vista la nuova Casa dei Diritti nichelinese va in controtendenza.
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