Il centro ricerche di Biotecnologie raddoppia
E’ stato presentato oggo, venerdì 8 marzo, il progetto di realizzazione del secondo lotto del Centro di ricerca di biotecnologie e medicina traslazionale, finanziato nell’ambito del programma attuativo di ricerca del Parco della Salute.
Il centro di Biotecnologie e di Medicina Traslazionale si affianca al centro di Biotecnologie Molecolari in Via Nizza 52 con il quale costituirà il polo pre-clinico del progetto del Parco della Salute e delle Scienze. Il progetto, finanziato dalla Regione Piemonte con 30 milioni di euro , consentirà di ampliare il Centro con oltre 20000 mq e verrà realizzato nell’area ex Scalo Vallino. Svolgerà così un ruolo di catalizzatore della ricerca nel campo della genetica, con l’obiettivo di coniugare le eccellenze in campo sanitario, scientifico, organizzativo e formativo in stretto rapporto con il mondo produttivo, al fine di garantire livelli elevati di risposta ai bisogni sanitari e creare occasioni di sviluppo economico e sociale, delle tecnologie applicate alla medicina, dell’ingegneria bio-medica e della bio-ingegneria.
Nel dettaglio, il secondo lotto di Biotecnologie è finanziato nell’ambito del programma attuativo di ricerca del Parco della Salute di Torino e prevede la realizzazione di un nuovo edificio di circa 23 metri di altezza per una superficie di costruzione complessiva di circa 25.933 mq, comprensiva di laboratori e aree parcheggio. Tale edificio si affiancherà ad un primo lotto di intervento di 14,975 mq, che sarà terminato nell’anno corrente, finalizzato ad ospitare un primo nucleo di attività del Centro di Ricerca di Biotecnologie e Medicina Traslazionale. Secondo il cronoprogramma approvato, si prevede l’aggiudicazione dei lavori a novembre 2019 e il completamento entro aprile 2022.
“Il nuovo Centro di ricerca di Biotecnologie e Medicina traslazionale, che sorgerà in via Nizza, è un’importante opportunità per Torino e il Piemonte e per il mondo della ricerca: vi lavoreranno 500 ricercatori”. – dichiara il Rettore dell’Università di Torino, Gianmaria Ajani – “Con il nuovo Centro si realizzano, inoltre, due importanti assi: quello della Salute che unirà la nuova struttura con l’attuale Centro interdipartimentale di Biotecnologie molecolari Mbc e il futuro Parco della Salute e l’asse tra Italia e la Francia, che congiunge l’area milanese a quella transfrontaliera del Rhône-Alpes. Tre anime potranno così dialogare: l’anima Chimica, la Medicina traslazionale e la Ricerca di base. Il nuovo Centro renderà complessivamente più competitiva la filiera della salute torinese, un’eccellenza italiana”.
“Non si tratta solo di costruire scatole, ma di valorizzare contenuti che già esistono e sui quali abbiamo lavorato a lungo in questi anni”. – afferma l’Assessore alle Attività produttive, Energia, Innovazione e Ricerca della Regione Piemonte, Giuseppina De Santis – “La ricerca piemontese è già un punto di eccellenza, italiano ed europeo, sul quale realmente si può costruire qualcosa che sia non solo accademia ma anche valore aggiunto, industria e valorizzazione professionale dei giovani del nostro territorio. Siamo riusciti a porre le basi di un percorso che già inizia a dare i suoi frutti e che proseguirà anche nei prossimi anni perché da esso non si potrà prescindere”.
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