AGRICOLTURA – La siccità mette in ginocchio le colture: allarme di Coldiretti
Il mese della siccità, con appena dieci millimetri di pioggia caduta, fa lanciare un grido di allarme a Coldiretti. E’ scesa dal cielo un quarto di acqua rispetto alla norma. Una primavera calda e con poche precipitazioni in vista dell’estate potrebbe vedere arrivare la siccità di cui già sono comparsi i primi effetti. Il periodo asciutto, saldato a temperature elevate per gli agricoltori non porta bene per le colture. Un aiuto potrebbe arrivare dalle piogge primaverili, ma – al momento – di perturbazioni significative non vi è ancora traccia. Con una primavera calda e poco piovosa, il rischio di siccità in estate è concreto. Il risultato? nel torinese, come in tutto il Piemonte, gli agricoltori sono preoccupati per le semine primaverili di mais e soia, stante anche la difficoltà nell’effettuare le necessarie lavorazioni dei terreni, ma anche per le colture invernali già in campo, come per i foraggi, per i nuovi impianti arborei da frutta e viticoli e, più in generale, per evitare di compromettere la fase produttiva di un’intera campagna agraria, si registra la necessità di soddisfare un fabbisogno idrico già deficitario.
Michele Mellano , direttore di Coldiretti Torino, aggiunge « Coldiretti Piemonte ha chiesto alle amministrazioni competenti di intervenire con interventi urgenti a supporto del settore agricolo, anche in linea con quanto sollevato dall’Anbi, Associazione nazionale bonifiche italiani, anticipando l’avvio del periodo irriguo, con lo scopo di permettere, laddove se ne ravvisi l’urgenza, la possibilità di effettuare bagnature straordinarie. Questo consentirebbe alle imprese agricole di poter avviare l’irrigazione straordinaria per alcune colture. A livello regionale piemontese, alla luce degli evidenti cambiamenti climatici in atto, è urgente definire un piano strutturale per gli invasi che possa consentire di attivare un sistema multi-obiettivo che permetta di efficientare la gestione delle acque.
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