CARMAGNOLA – L’indagine Carminius si ramifica: altri atti intimidatori
Si ramifica l’inchiesta sulla presenza della ‘ndrangheta a Carmagnola. Oltre alle vetture degli assessori Cammarata e Inglese, altri atti intimidatori, mai denunciati, sono stati ricostruiti dagli investigatori nell’ambito di Carminius, l’operazione del Gico della Guardia di finanza e dei carabinieri del Ros che lo scorso marzo ha portato a 17 arresti. Gli episodi risalgono al periodo compreso fra il 2015 e il 2018. L’inchiesta riguarda alcuni presunti esponenti della cosca Bonavota di Sant’Onofrio (Vibo Valentia) insediati nelle zone di Carmagnola e di Moncalieri. Gli investigatori, proseguendo negli accertamenti, sarebbero risaliti ad altri casi. Si tratterebbe – secondo quanto si è appreso – dell’incendio delle vetture di un ex direttore delle Poste, di un impiegato dell’ufficio Sport del Comune di Carmagnola, di due gestori di bar e di un commercialista. L’ingresso di una falegnameria era stato colpito da spari,mentre un’azienda di trasporti locali aveva subito danneggiamenti.
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