Due Gi Sport: poche gioie, tanti dolori
MONCALIERI – Per due equipaggi della scuderia torinese DueGi Sport aver partecipato alla 13° edizione del rally di Alba, sarà sicuramente un ricordo importante. Quest’anno infatti, è stata tappa del campionato WRC, con un palco partenti che entrerà a far parte degli annali, non solo per il numero di iscritti che ha superato quota 180, ma anche per aver ospitato Sebastian Loeb.
Andrea Lomonaco e il suo navigatore Fabio Gulmini, erano pronti per affrontare con la loro solita grinta le speciali di questa edizione del rally di Alba. Purtroppo però non hanno avuto occasione di effettuare nemmeno la prova spettacolo di sabato sera in quanto, poche centinaia di metri dopo il co, la Citroen C2 si è ammutolita, lasciando così l’equipaggio della DueGi Sport con l’amaro in bocca. Nonostante il duro lavoro dei meccanici in assistenza, non si è riusciti a riscontrare esattamente la problematica e così non è stato possibile per l’equipaggio duegino ripartire. Il pilota ha così commentato: “crediamo sia stato un problema di centralina. Ma ancora di certo non c’è nulla. Sta di fatto che fino alla partenza in piazza ad Alba funzionava tutto, poi di colpo non ha più dato segni di vita.”
Eric Odin con alle note Martina Balducchi su Citroen Saxo VTS sulle prime prove della domenica mattina ha avuto maggiori distacchi dai compagni della sua classe, per via delle prove parecchio sporche a causa dei diversi tagli. Nonostante questo però, l’equipaggio era terzo in N2. Sulla Santo Stefano, nel tentativo di riscatto, il pilota ha preso dei rischi che hanno compromesso così la sua corsa contro il cronometro e lo hanno costretto a consegnare la tabella. Le parole di Eric: “una gara veramente folle questo rally di Alba, moltissima gente, in più la pioggia a complicare le cose. È stato un po’ un disastro specialmente per noi che partiamo con le macchine piccole e partiamo indietro. Probabilmente non riesco a buttarmi nei tagli e questo mi amareggia un po’. Sulle prime speciali non sono andato benissimo, ma ero comunque sul terzo gradino del podio. Credevo di potermi rifare sulla Santo Stefano, dove ho osato di più, ma si sa che a volte se si prendono dei rischi, c’è più probabilità di toccare…e io ho toccato con una ruota rompendo una testina e mi sono dovuto fermare. Purtroppo è andata così.”
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