MOBILITA’ – Il progetto Top Metro giunto al terzo monitoraggio semestrale
“ToP Metro”, il progetto della Città metropolitana di Torino, che ha beneficiato di un contributo statale di 40 milioni di euro è giunto alla conclusione del terzo monitoraggio semestrale. All’interno del piano è prevista la realizzazione di 120 progetti suddivisi in quattro settori: sicurezza, riqualificazione urbana, innovazione e sostegno all’impresa, inclusione sociale. L’investimento complessivo ammonta ad oltre 100 milioni di euro. Nel mese di giugno di quest’anno è stata effettuata una prima rendicontazione delle spese, che ha evidenziato la realizzazione di opere e servizi per 2 milioni e mezzo di euro: “La Città Metropolitana – spiega il consigliere delegato allo sviluppo montano, relazioni e progetti europei ed internazionali, pianificazione strategica, sviluppo economico, attività produttive, trasporti e formazione professionale, Dimitri De Vita – ha svolto un ruolo di pieno coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati di riferimento dei territori locali, rilevandone i fabbisogni e focalizzando l’attenzione sulle realtà che necessitano maggiori interventi. In particolare, proprio per andare incontro alle esigenze del territorio, il nostro Ente ha messo in campo e sostenuto i vari interventi, secondo le variegate iniziative previste dal Progetto”.“ToP Metro”, coinvolge 11 comuni della prima cintura torinese con popolazione superiore a 10.000 abitanti: Beinasco, Borgaro, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, Settimo, San Mauro e Venaria Reale. Sono inoltre compresi nel progetto un intervento di area vasta proposto dalla Regione Piemonte, che riguarda la mobilità sostenibile e l’adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali educativi e didattici, attività culturali ed educative, e tre interventi trasversali proposti direttamente dalla Città metropolitana di Torino: un contributo per l’avvio d’impresa, per il sostegno degli investimenti delle imprese correlati a nuove assunzioni e la valorizzazione dell’invenduto dei mercati a favore di soggetti deboli.
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