LA LOGGIA – Piedibus, lo sfogo del sindaco
LA LOGGIA – In merito alla polemiche scaturite in città per il mancato avvio del Piedibus il sindaco di La Loggia Domenico Romano ha pubblicato un comunicato che pubblichiamo integralmente
Credo sia opportuno un chiarimento in merito al progetto PIEDIBUS.
Il progetto, E NON IL SERVIZIO piedibus, perché IL PIEDIBUS NON È UN SERVIZIO, nasce nel nostro Comune nel 2011. Per quale motivo?
1) Sul territorio, e non solo, vi è una patologia in aumento, l’obesità infantile, dovuta anche al fatto che i nostri bambini si muovono troppo
poco, purtroppo noi genitori non diamo il buon esempio, la medicina ci insegna che camminare mezz’ora al giorno a qualsiasi età, previene
molte malattie croniche ed aiuta a mantenere un buon grado di salute;
2) Andare a scuola a piedi è un’occasione per insegnare ai nostri figli a socializzare, farsi amici, parlare con noi, arrivare a scuola di buon umore;
3) E’ un’occasione per insegnare ai nostri figli l’educazione stradale: non si passa col semaforo rosso … si attraversa sulle strisce pedonali ecc.;
4) A volte poi, per paura, limitiamo la libertà dei nostri figli, il movimento è un aspetto essenziale e vitale nell’essere umano, insegnare ai nostri
figli come difendersi nel traffico è un primo modo per autonomizzarli.
E potrei proseguire elencando altri aspetti fondamentali legati al movimento.
Tutti questi elementi, che sono parte fondante dell’educazione, passano attraverso l’esempio ed il coinvolgimento in prima persona, ecco perché il
progetto piedibus ha senso se vi è il coinvolgimento diretto dei genitori, il progetto si può avviare se alcuni genitori che si sentono particolarmente
coinvolti da questi aspetti educativi, si offrono per accompagnare i loro figli ed altri bambini a scuola.
Voi genitori siete il veicolo fondamentale per l’educazione dei vostri figli, voi che con il vostro esempio potete trasmettere valori importanti, voi che
interagite ogni giorno con i vostri figli conoscendone le più piccole sfumatura del carattere ed infine voi che li aiuterete a crescere, a scegliere a
diventare adulti consapevoli e responsabili; quindi la vostra figura, il vostro esempio, la vostra capacità di attivarvi rispetto alle tematiche della vita è
fondamentale come esempio ai loro occhi. Vi invito a collegarvi al sito https://www.piedibus.it/ (sito nazionale di riferimento) potrete constatare
come le linee che abbiamo seguito siano esattamente quelle proposte a livello nazionale.
Ecco perché, come abbiamo provato più volte a spiegare, il piedibus è un progetto educativo che può avviarsi solo laddove vi siano genitori sensibili
ed interessati a queste tematiche.
Chi si riferisce al piedibus immaginandolo come un servizio, non ha ben chiaro cosa sia il piedibus, non ne conosce il progetto, non conosce i
contenuti né la filosofia di fondo. Nel pretendere un servizio a suo favore è come se nel progetto “Puliamo il mondo” pretendesse che qualcuno
venisse a pulire il suo giardino e lui potesse stare comodamente a casa guardando la tv !!!!!
Perché quest’anno l’Amministrazione non ha più avviato il progetto piedibus? (Rimanendo estremamente disponibile a far ripartire in qualsiasi
momento il progetto qualora vi sia un reale interessamento ed una reale disponibilità dei genitori a coinvolgersi).
Perché purtroppo è mancato un fattivo interesse da parte dei genitori.
Constatiamo ciò, dopo otto anni di lavoro in questa direzione, con grande rammarico.
I numeri però, guardando anche solo gli ultimi 5 anni, sono i seguenti
2014/15 genitori zero
2015/16 genitori zero
2016/17 genitori 3
2017/18 genitori 1
2018/19 genitori 4
Si tenga presente che abbiamo tentato di coinvolgere le famiglie in tutti i modi ed in tutti i tempi.
Con comunicazioni a giugno abbiamo ricevuto indicazioni che era troppo presto, a settembre che era troppo tardi, se si comunicava ancora in corso
d’anno secondo altri non serviva, per esempio lo scorso anno scolastico, abbiamo pubblicizzato il progetto attraverso oltre 900 volantini messi nei
diari dei bambini, abbiamo pubblicato comunicazioni sul sito della scuola e sul sito del Comune, comunicazioni sul tabellone elettronico. Le adesioni
sono state quelle che sopra abbiamo riportato.
Altro aspetto è il numero dei volontari. Per la sicurezza dei bambini, cerchiamo di applicare il rapporto di uno a sei che la Regione Piemonte
suggerisce nei rapporti tra educatori e bambini laddove vi siano bambini di 6-8 anni. Ecco perché da tempo diciamo, nell’ipotesi che i bambini siano
circa 30, che il rapporto ideale sarebbe di 5 accompagnatori. Va poi tenuto presente che non tutti i genitori che hanno dato la loro disponibilità,
possono essere presenti tutti i giorni, per questo motivo occorrono almeno un paio di riserve ecco perché si parla di circa 7 accompagnatori, 7
persone non sono nemmeno lo 0,5% dei genitori di tutti i bambini che frequentano le nostre scuole.
Quindi, sperando di aver ancora una volta chiarito la filosofia che guida il progetto, nel caso in cui almeno 7 genitori siano veramente interessati ad
impegnarsi con continuità, noi siamo come sempre disponibili.
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