REGIONE – Cancellate 29 leggi dall’attuale giunta
E’ iniziato il percorso regionale per ridurre e semplificare l’impianto di 916 norme che ad oggi compongono e appesantiscono il sistema giuridico della Regione Piemonte: le prime 29 inserite in un disegno di legge approvato dalla Giunta regionale, che passa ora all’esame del Consiglio, sono state fisicamente portate al macero (stampate su carta riciclata e già usata su un lato) il 25 ottobre dal presidente Alberto Cirio e dall’assessore alla Semplificazione, Roberto Rosso, presso la DS Smith di Torino, dove Cartesio porta la carta raccolta in uffici e abitazioni.
“Scenderemo così sotto la soglia psicologica delle 900 leggi – hanno commentato Cirio e Rosso – Ma il nostro obiettivo è dimezzarle. Semplificazione vuol dire meno costi e meno burocrazia per un Piemonte più veloce”.
Nove di queste leggi, risalenti agli anni 1974-1990, riguardano finanziamenti per la realizzazione di strutture turistico-ricettive implicitamente abrogate dalla disciplina successiva che, in tale ambito, è intervenuta a regolare adeguatamente la materia.
Altre quattro leggi, relative al periodo 1974-2000, riguardano società non più partecipate dalla Regione come Sagat e Sacet, o non più esistenti, quali E.C.B. Spa, liquidata, e Texilia Spa, incorporata in Città Studi di Biella.
Si prevede l’abrogazione di una norma relativa alle specie di volatili cacciabili. Attualmente tutta la disciplina relativa alla tutela della fauna e gestione faunistico-venatoria è ricompresa nella legge ha assorbito tutte le precedenti normative, e pertanto la norma in esame risulta già implicitamente abrogata.
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