NICHELINO – I sinti arrestati avevano un doppiofondo per nascondere gli arnesi da scasso
Nuovi particolari emergono dalle indagini dei carabinieri di Chieri in relazione all’arresto effettuato ieri, 15 gennaio, di due sinti, di 40 e 46 anni, residenti a Nichelino, che dopo un lungo e rocambolesco inseguimento, sono andati a sbattere contro una recinzione di un’abitazione a Trofarello. Dopo un’accurata ispezione del veicolo i carabinieri hanno scoperto che all’interno dell’abitacolo della vettura in uso ai fuggitivi, sotto la plancia posta di fronte al sedile anteriore del lato passeggero, era stato ricavato un vano nascosto. Come nel film The Jackal, i due fuggitivi hanno cambiato il colore originale dell’auto con una pellicola di colore nero. Nel corso della perquisizione i Carabinieri hanno rinvenuto apparati radio rx/tx con auricolare/microfono, un flessibile a corrente dotato dischi per tagliare metalli, cacciaviti, cappellini con visiera, scaldacollo, due paia di guanti in neoprene di colore nero, una prolunga elettrica, dei quali i due soggetti arrestati non hanno saputo dare una giustificazione e che pochi dubbi lasciano sulle reali intenzioni dei due pregiudicati arrestati.
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