LA LOGGIA – Caso Mahle, Sarno: “Fare in Fretta per salvare i lavoratori”
“Revocare i licenziamenti nei due stabilimenti Mahle di Saluzzo e La Loggia, e portare questa vicenda all’interno delle istituzioni europee, unico luogo utile per dirimere la crisi”: questo è quanto richiesto dall’Ordine del Giorno, a prima firma del consigliere regionale Diego Sarno(Pd), approvato all’unanimità dall’Aula del Consiglio regionale.
“Ringrazio il Presidente Cirio, l’assessora Chiorino e tutti i gruppi consiliari, per aver aderito all’Ordine del Giorno – spiega il consigliere Diego SARNO – Per le lavoratrici e i lavoratori della Mahle (420 in tutto, 230 a Saluzzo e 220 a La Loggia), non c’è più tempo: il 7 febbraio la procedura di licenziamento arriverà a compimento ed è urgente stanziare i fondi necessari per attivare per un anno gli ammortizzatori sociali. Il 30 gennaio a Roma è convocato il tavolo di crisi. Bisogna che i vertici della multinazionale tedesca revochino i licenziamenti, rispettino le promesse fatte e presentino il piano aziendale, dapprima annunciato e poi svanito nel nulla. La Mahle opera in diversi Paesi europei e la decisione di chiudere la produzione in Piemonte è conseguenza della volontà di delocalizzare in altre nazioni, tra cui Spagna e Polonia: per questo è indispensabile portare la ‘vertenza’ Mahle in sede europea, perché è l’Europa il vero luogo decisionale”.
“Bisogna fare in fretta: ad oggi già in 70 lavoratori con alte professionalità si sono licenziati, trovando un’altra occupazione e accettando una buona uscita. Se la Mahle non presenta un piano aziendale, la riconversione diventerà impossibile per via della mancanza di personale”.
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