VIRUS – Scioperi in diverse aziende per paura del contagio
Questa mattina hanno scioperato i lavoratori della Alessio Tubi, all’interno di una mobilitazione più generale di tutti i lavoratori di quelle aziende che temono il contagio e non sono stati lasciati a casa con il decreto del governo ultimo. Adesioni allo sciopero altissime – dice la Fiom -, per protestare contro le decisioni aziendali di proseguire normalmente l’attività su produzioni che non sono essenziali.
Edi Lazzi, segretario generale della FIOM CGIL di Torino dichiara: “gli scioperi si inseriscono nel quadro della mobilitazione nazionale unitaria per ottenere modifiche al decreto e all’elenco dei codici Ateco contenuti nell’allegato 1 al DPCM del 22 marzo 2020 che – cedendo alle pressioni di Confindustria – ha allargato i comparti e le produzioni “essenziali” ben oltre il perimetro accettabile, continuando inutilmente ad esporre quei lavoratori al rischio di contagio. È da più di 10 giorni che sosteniamo la necessità di una sospensione produttiva per tutte le attività considerate non essenziali, bisogna farlo anche per fermare l’epidemia ed evitare in questo modo di congestionare gli ospedali”.
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