MONCALIERI – Storie cucite a mano, diventa storie cucite a casa
Da “Storie cucite a mano” a “Storie cucite a casa”: l’emergenza coronavirus non ferma infatti le attività del progetto selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini” – nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – che coinvolge le città di Moncalieri, in provincia di Torino, Roma e Lecce.”Con i Bambini” ha assicurato, infatti, ai 355 progetti in corso – che coinvolgono 6.600 organizzazioni in tutta Italia e oltre 480.000 minori – la possibilità di attivare sistemi di apprendimento a distanza nelle scuole che ne sono sprovviste. Attivata anche la pagina web www.percorsiconibambini.it/apprendimento-a-distanza dedicata al racconto delle iniziative che man mano vengono avviate sul territorio, per non disperdere le buone pratiche messe in atto e per condividere modelli ed esperienze.
«Ringraziamo “Con i bambini” per questa grande opportunità: continuare a dare gambe e strumenti ai progetti dedicati ai minori e alle loro famiglie, in un periodo così complicato è un segnale, per noi operatori del terzo settore, di vitale importanza», sottolinea Fabiana Brega, della Cooperativa Sociale Educazione Progetto, coordinatrice di Storie cucite a mano. «In questi giorni difficili, in questo tempo sospeso e pesante, rimaniamo “operatori”: il nostro pensiero corre in continuazione alle famiglie più fragili, con l’amara consapevolezza che la nostra mancanza verrà pagata soprattutto dai più piccoli. Al contempo oggi, siamo tutti quanti anche mamme e papà, figlie e figli, calate in questo complesso quotidiano e bloccate nelle nostre case».
Nella fase di emergenza il progetto di “Storie cucite a mano” sarà modificato e adattato – con un monitoraggio costante – alle esigenze dei partner, delle scuole, degli insegnanti, degli educatori e soprattutto delle famiglie e dei piccoli coinvolti nei tre territori di Moncalieri, Roma e Lecce e proverà a sperimentarsi in una versione “casalinga”. «Abbiamo pensato di ridefinire e sperimentare, nel prossimo trimestre, mantenendo il nostro impegno in tutte le azioni che possono essere implementate nella modalità “a distanza”. Alcune azioni evidentemente rimarranno sospese, ma per alcune altre invece vale la pena sperimentare modalità nuove ma che possono garantire buone probabilità di successo e funzionamento», conclude Fabiana Brega.
Condividi