NICHELINO – Mimmo Lucano ospite a San Matteo
“Preferisco essere tutti i giorni buonista piuttosto che solo un attimo cattivista”. Questa la dichiarazione dell’ex sindaco e fondatore del modello di accoglienza di Riace, Domenico Lucano, che ha incontrato i nichelinesi in piazza dei Polesani nel mondo, all’interno dell’evento organizzato per San Matteo. Una piazza che ricorda i tanti immigrati “fuggiti” dal Polesine negli anni ’50 del secolo scorso, dopo che una disastrosa fuoriuscita del Po si era “mangiata” coltivazioni e allevamenti. Gente che lasciava la propria casa in cerca di un futuro da costruirsi con il lavoro: esattamente come tanti immigrati che giungono in Italia con la speranza di trovare un’esistenza dignitosa. Molti di loro sono passati da Riace negli anni scorsi, quando Mimmo Lucano ne era sindaco (lo è stato per oltre 15 anni). Qui l’ex sindaco aveva infatti fondato un modello che puntava a ripopolare e a far rinascere un piccolo paese, con abitanti in gran parte emigrati altrove, dando casa e lavoro agli immigrati. Un modello che può rappresentare il futuro. “Lucano ha dimostrato che si può integrare gli immigrati dandogli lavoro – dice il sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo – Il suo è un esempio che ha fatto scuola: tanto che è stato premiato a livello mondiale come uno dei migliori Comuni. Gli immigrati possono essere una risorsa per tutti. Dobbiamo cominciare a pensare che le nostre pensioni un giorno potrebbero essere pagate proprio dagli immigrati, visto il calo demografico dell’Italia”. Lucano è venuto a Nichelino su invito dell’assessora alla Pace Valentina Cera anche per conoscere il forno sociale, l’attività avviata in collaborazione con la Comunità “Laudato Sì” di Stupinigi per dare ogni domenica pane alle famiglie bisognose. Un’attività che Lucano vorrebbe esportare a Riace. “Sono molto felice di ospitarlo nella nostra città – dice Cera – Ha portato a noi un po’ dell’umanità che si respira a Riace. Questa estate con il progetto “Spostiamo Mare e Monti” siamo andati a Riace con alcuni ragazzi nichelinesi che sono tornati arricchiti dall’esperienza”.
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