COVID – Le precisazioni del Vescovo sulle funzioni religiose
Circa le nuove disposizioni contenute nel DPCM del 3 novembre relative all’aggravarsi della pandemia anche nella nostra Regione (segnalata come zona rossa), molti domandano chiarimenti sulle celebrazioni liturgiche e le attività pastorali. Nel Decreto non c’è alcuna nuova richiesta in merito, né dalla CEI è giunta alcuna precisazione ufficiale. Pertanto, nulla è stato modificato sul piano delle celebrazioni e della catechesi che sono consentite. In una nota diffusa dalla Diocesi di Torino e dal Vescovo Cesare Nosiglia, si sottolinea come tutte le celebrazioni delle messe, dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, del matrimonio, delle confessioni, dei funerali in chiesa continuano a essere permesse, tenendo conto delle norme anti-contagio (distanziamento di almeno un metro, mascherina, igienizzazione delle mani e sanificazione del locale). Per i funerali, oltre la celebrazione in chiesa, è consentita anche la benedizione della salma al cimitero, mentre sono vietate le processioni di qualunque tipo. Per quanto riguarda gli spostamenti non ci sono divieti alla partecipazione dei fedeli alle celebrazioni delle messe (sia feriali che festive), delle cresime (in particolare per i padrini/madrine), della prima comunione e di altri sacramenti. Non si può però fare la festa anche a casa con parenti e amici dopo le celebrazioni. È anche permesso portare le comunioni ai malati, attenendosi sempre alle norme generali prescritte.
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