GIORNO DELLA MEMORIA – Quando in Provincia si applicavano le leggi antiebraiche: una ricerca storica per non dimenticare
Anche la Provincia di Torino nel 1938 diede seguito alle scellerate leggi razziali volute dal fascismo, quelle che in tutta Italia espulsero gli ebrei italiani da ogni forma di vita sociale, politica ed economica e produssero i loro effetti a tutti i livelli, colpendo anche la pubblica amministrazione, al centro come nelle articolazioni periferiche. Anche a Palazzo Cisterna, sede della Amministrazione Provinciale, valeva il divieto di “avere alle proprie dipendenze persone appartenenti alla razza ebraica”, come stabiliva il regio decreto-legge 17 novembre 1938 n. 1728.Alla vigilia del Giorno della Memoria 2021, abbiamo svolto una ricerca nel nostro archivio centrale, dove abbiamo trovato alcune significative delibere degli organi di governo di allora. Ad esempio, la delibera “Difesa della razza italiana” con cui il 23 dicembre 1938 il rettorato (organo collegiale non elettivo che affiancava il preside nella guida della Provincia di Torino dopo l’abolizione del Consiglio elettivo operata dal fascismo nel 1929) stabiliva di includere nel Regolamento organico degli uffici la norma che sanciva il divieto dell’assunzione in servizio di appartenenti alla razza ebraica. Il divieto aveva subito cominciato a colpire: nei verbali dei primi mesi del 1939 si trovano due delibere del preside che proibiva agli ebrei la partecipazione ai concorsi della Provincia.
Un approfondimento su queste delibere, con un ricco corredo fotografico, sono pubblicate nel numero speciale della nostra agenzia settimanale online “Cronache da Palazzo Cisterna”, ribattezzato per l’occasione “Cronache della Memoria”, in pubblicazione lunedì 25 gennaio per celebrare la Giornata della Memoria 2021.Nell’agenzia abbiamo anche dedicato ampio spazio alle storie dei 19 Giusti tra le Nazioni – i non ebrei che salvarono gli ebrei durante la Seconda guerra mondiale – del nostro territorio. La pubblicazione rientra nel programma per il Giorno della Memoria 2021 messo a punto da Comune di Torino, Regione Piemonte, Consiglio regionale del Piemonte e Città metropolitana di Torino, in collaborazione con il Polo del ‘900 e il Coordinamento delle Associazioni della Resistenza in Piemonte.
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