SANITA’ – Il sindaco di Chieri: “Con i fondi statali ripensare gli ospedali di zona”
Il Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza, approvato dal Consiglio dei Ministri, nella voce “Assistenza di prossimità e telemedicina”, prevede lo stanziamento di 7,9 miliardi dei quali 4 miliardi per le Case della Comunità, 2 per gli Ospedali di Comunità e 1 per il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata oltre a 0,9 miliardi di euro per la sanità pubblica ecologica. Entro il 2022 la Regione Piemonte deve individuare gli Ospedali di Comunità (1 ogni 80 mila abitanti) e le Case della Comunità (1 ogni 24.500 abitanti), quindi per il Piemonte si tratta di 55 Ospedali di Comunità e 180 Case della Comunità.
Spiega il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero: «Si tratta di un’importante occasione per ripensare la sanità dei nostri territori, pianificando la nuova rete di medicina territoriale integrata e dando una nuova mission agli attuali presidi ospedalieri dell’AslTo5. Quando sarà realizzato il nuovo ospedale dell’AslTO5, che sarà una struttura sanitaria per le alte complessità, il Maggiore di Chieri, il S. Croce di Moncalieri e il S. Lorenzo di Carmagnola non saranno più quelli che conosciamo oggi. Pertanto, dobbiamo ripensarne il futuro, dare loro un nuovo slancio e le risorse europee costituiscono un’opportunità straordinaria che non possiamo permetterci di perdere o di non utilizzare nel migliore dei modi. Gli Ospedali di Comunità sono pensati come strutture per le acuzie minori, le Case della Comunità e Sviluppo delle cure intermedie saranno invece presidi a forte integrazione socio-sanitaria. Spero che quanto prima l’assessorato regionale alla Sanità chiarisca le proprie intenzioni sul progetto del nuovo ospedale unico dell’AslTO5, e inizi un’interlocuzione con i nostri territori per definire il futuro degli attuali presidi ospedalieri. Mi auguro che di questi temi si possa quanto prima discuterne in seno all’assemblea dei Sindaci della nostra Asl».
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