NICHELINO – La città compresa nel progetto “Che aria tira?”
Quest’anno l’Ordine dei Medici di Torino partecipa a “Che aria tira?”, la campagna di monitoraggio civico della qualità dell‘aria promossa dal Comitato Torino Respira nell‘area metropolitana torinese.
Nei giorni scorsi 75 campionatori per il rilevamento della qualità dell’aria sono stati messi a disposizione degli iscritti: sono stati installati all’esterno di studi medici (medici di famiglia, odontoiatri, liberi professionisti) della città e della provincia e presso la sede dell’Ordine in corso Francia e sono stati distribuiti fra i medici che hanno aderito all’iniziativa.
Per un mese, fino al 15 marzo, verranno rilevati i livelli di inquinamento atmosferico presenti. Al termine di questo periodo, i campionatori verranno ritirati, riportati al Comitato e inviati a un laboratorio che effettuerà l’analisi dei dati.
“Abbiamo voluto partecipare a questa campagna – spiega il presidente dell’Ordine dei Medici Guido Giustetto – costituendo una serie di punti di osservazione sulla qualità dell’aria che respirano i pazienti e gli stessi medici, oltre a distribuire alcuni campionatori fra i colleghi. Il numero elevato di adesioni riscontrato ci conforta sul fatto che questo sia un tema particolarmente sentito: d’altronde la situazione dell’inquinamento a Torino continua a essere preoccupante per i possibili danni alla salute dei cittadini”.
Il rilevamento presso gli studi medici si aggiunge alle altre iniziative portate avanti dalla campagna “Che aria tira”, giunta alla sua terza edizione.
Il Comitato Torino Respira ha posizionato le provette per il campionamento in 220 punti della città, di cui 100 negli istituti scolastici nell’ambito del progetto “La città va a scuola” sostenuto dalla Compagnia di San Paolo, all’interno del quale ne sono state installate altre 50 nelle aree scolastiche dei comuni di Chieri, Collegno, Nichelino e Settimo Torinese. Alla campagna “Che aria tira?” hanno inoltre aderito i Comuni di Bussoleno e Pianezza, i circoli di Legambiente di Cuneo e Carmagnola e un gruppo di cittadini di Vinovo.
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