Cristina Carena, scala il podio alla Ronde del Canavese
Obiettivo centrato per la navigatrice carmagnolese Cristina Carena che chiude 37esima assoluta e seconda di Classe A7 alla 15esima Ronde del Canavese, di sabato 27 e domenica 28 febbraio, dettando le note al 25enne di Volpiano Stefano Valieri
“È stata una gara bella ed esaltante, in cui mi sono divertita moltissimo centrando anche un risultato estremamente significativo” commenta Cristina Carena appena superata la pedana di arrivo all’Urban Center di Rivarolo. Una gara che la vedeva salire per la seconda volta consecutiva sulla Renault Clio Williams della New Star 3-Top Rally, dopo il Valli Ossolane del dicembre scorso. “La Ronde del Canavese aveva un significato particolare per Stefano, il mio pilota, che proprio qui ha esordito, con me a fianco, due anni fa con la Seicento. È bello essere passati a una vettura più performante che si permette anche di salire in graduatoria della classica assoluta” sottolinea ancora la navigatrice portacolori di Meteco Corse.
E dire che la gara non era iniziata nel migliore dei modi, con una toccata nello Shake Down di sabato, la sessione di prove per riprendere confidenza con la vettura. “Sono cose che capitano, fortunatamente l’imprevisto si è verificato quando il cronometro non faceva ancora classifica”.
Rimessa in forma la Clio Williams, domenica la gara è filata via velocissima e liscia. Molto costanti nei tempi Valieri-Carena fin dalla prima prova hanno subito conquistato con autorevolezza la seconda piazza di Classe A7 viaggiando costantemente nella prima metà della classifica, in una gara che vedeva al via 102 vetture, 25 delle quali nella massima categoria.
“Solo nell’ultimo passaggio ho intimato a Stefano di ridurre il ritmo e non correre rischi in quanto la nostra posizione era consolidata sia nella classifica assoluta sia nella classe. E così è stato. Fare la speciale di Pratiglione con una vettura prestazionale come la Clio è una scarica di adrenalina fantastica. Vola velocissima nei tratti veloci che si percorrono a limitatore, mentre danza in derapata come una farfalla nei numerosi tornanti sia in salita sia in discesa della speciale” conclude la navigatrice carmagnolese che in questo modo bissa il risultato ottenuto alla Ronde del Canavese del 2009 a fianco di Marco Valieri, il padre di Stefano.
Condividi