OSPEDALE UNICO – + Europa e Radicali: “I sindaci dell’asl prendano una posizione chiara”
L’Assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, ha richiesto ulteriori approfondimenti alla ASLTO5 circa il luogo ove collocare il nuovo ospedale Unico. I partiti + Europa e Radicali hanno voluto richiamare i sindaci di zona per chiedere un cambio di passo in merito all’opera. “Sulla baricentricità i tecnici della Regione hanno appurato che le aree compatibili dovevano trovarsi tra Trofarello e Santena, ricomprendendo al centro il comune di Cambiano; inspiegabilmente sono invece stati privilegiati i terreni addossati alla zona industriale della Sanda Vadò di Moncalieri” sostengono Marco Cavaletto coordinatore di PiùEuropa Torino ed Igor Boni presidente di Radicali italiani.
In ogni caso la Regione sta ripensando a una nuova collocazione; sono passati almeno 10 anni da quando si parla del nuovo ospedale che dovrebbe soddisfare la domanda di un nuovo nosocomio in grado di sostituire i tre ospedali di Moncalieri, Carmagnola e Chieri, che dovrebbero mantenere una loro funzione di presidio ospedaliero di base. “La Regione nella scelta della collocazione di un ospedale non può ignorare la presenza di alternative già individuate dagli studi della stessa sotto il profilo urbanistico, non può ignorare il Piano Territoriale di Coordinamento approvato dal Consiglio Regionale il 21/07/2011 (al fine di evitare nuova impermeabilizzazione di suolo) che non consente l’utilizzazione di aree agricole di particolare pregio e fertilità, se esistono altre possibilità di localizzazione”. “I sindaci della ASLTO5 si riuniscano e diano indicazioni precise alla Regione su dove costruire il nuovo ospedale – concludono Boni e Cavaletto – anche allo scopo di evitare che le risorse finanziarie accantonate (fondi INAIL e fondi regionali a cui dovranno aggiungersi risorse finanziarie di privati) vengano indirizzate verso altri territori”.
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