REGIONE – Cirio: ‘Da Roma arrivino più fiale e meno burocrazia’
L’appello che il Piemonte ha lanciato al Governo si può riassumere in “meno fogli e più fiale”. A farsene portavoce personalmente il presidente Alberto Cirio, che si è recato a Roma per una giornata di incontri sulle priorità e le esigenze del Piemonte rispetto al piano vaccinale con il vicepresidente Fabio Carosso.
Dopo la riunione con il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, Cirio e Carosso si sono confrontati con il generale Figliuolo e la Struttura commissariale del Governo per analizzare in modo specifico la situazione piemontese.
Al centro degli incontri le forniture dei vaccini. La Struttura commissariale ha potuto constatare che la capacità di somministrazione quotidiana del Piemonte ha ormai raggiunto le 20.000 dosi, obiettivo che risente però inevitabilmente della disponibilità dei vaccini e può oscillare, come già successo negli ultimi giorni, a causa della scarsa giacenza di dosi. Un esempio concreto la giornata di ieri, quando per i vaccini Pfizer si è raggiunto il 100% delle somministrazioni rispetto alle dosi totali ricevute, compensata in parte oggi con l’arrivo della nuova fornitura di 84.100 dosi.
Il presidente Cirio ha fatto presente che l’obiettivo del Piemonte è non solo di garantire la capacità vaccinale attuale, ma di poterla potenziare, e che al momento le consegne previste per aprile non permettono di superare le 20,000 somministrazioni al giorno. Per arrivare a 30.000 per la metà di aprile ha chiesto una fornitura aggiuntiva di 10.000 dosi al giorno dal 15 aprile, con la prospettiva di arrivare per il mese di maggio a 40.000 inoculazioni quotidiane, ovvero l’8% delle 500.000 mila che la Struttura commissariale si è data come obiettivo a livello nazionale.
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