SANTENA – Dati Istat: la cittadina è sempre più multiculturale
Santena è sempre più multiculturale. Secondo gli ultimi dati Istat (Istituto Nazionale di Statistica) aggiornati allo scorso 31 dicembre, gli stranieri in città sono 870, di cui 473 femmine e 397 maschi. L’8,17% del totale della popolazione sul territorio comunale di Santena che alla fine del 2020 è pari a 10637 abitanti. I dati coincidono pressapoco con quelli di fine 2019, quando i cittadini stranieri a Santena erano complessivamente 871, di cui 475 femmine e 396 maschi. Negli ultimi quattro anni la popolazione straniera a Santena è aumentata di 24 unità visto che a fine 2017 i cittadini stranieri residenti nel Comune erano 846. Al 31 dicembre 2020, la comunità straniera più numerosa è quella della Romania con 446 persone, di cui 252 femmine e 196 maschi, seguita dalla comunità albanese con 147 abitanti (75 maschi e 72 femmine). Seguono, con dati inferiori alle cento unità, i cittadini originari del Marocco (76, di cui 40 femmine e 36 maschi), della Repubblica Popolare Cinese (34, di cui 20 maschi e 14 femmine) e della Moldova (33, di cui 17 maschi e 16 femmine). Nell’anno 2020 sono a 42 stranieri residenti nel Comune di Santena è stata conferita la cittadinanza italiana, di cui 29 dalla Prefettura e 13 per attestazione del Sindaco. Hanno acquisito la cittadinanza italiana 27 albanesi, 7 rumeni, 5 marocchini, 2 moldavi ed 1 peruviano. Nei primi quattro mesi e mezzo del 2021 (dati aggiornati al 21 aprile 2021) sono stati invece 10 gli stranieri residenti sul territorio comunale che hanno ottenuto la cittadinanza italiana. Di queste 7 sono state conferite dalla Prefettura e 3 per attestazione del Sindaco. Nell’anno in corso a ottenere la cittadinanza italiana sono stati 4 albanesi, 2 moldavi, 2 statunitensi, 1 brasiliano ed 1 rumeno. «Da anni stiamo lavorando sull’accoglienza degli stranieri nel nostro Comune – spiega Lidia Pollone, Assessore al Welfare del Comune di Santena – con una serie di iniziative, tra cui i corsi per l’apprendimento dell’italiano. L’attenzione ai santenesi è sempre stata orientata verso una cura globale verso tutti in modo che, senza alcuna distinzione, possano avere la possibilità di vivere e partecipare alla vita della città nel rispetto reciproco».
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