Roberto Gobbin, tutta esperienza al Rally di Roma Capitale
“Ogni volta che si accende il semaforo verde di una prova speciale si impara qualcosa”. Così commenta Roberto Gobbin al termine della nona edizione del Rally di Roma Capitale, gara che ha visto al via i contendenti del Campionato Italiano Rally-Sparco e una nutrita pattuglia di piloti provenienti da mezza Europa. Il grano di esperienza in più cui si riferisce il pilota pinerolese, portacolori di Meteco Corse, è la modalità di affrontare certe prove speciali, quelle definite communente prove spettacolo, che piacciono tanto al pubblico, ma possono lasciare l’amaro in bocca nei concorrenti. “Queste prove debbono essere affrontate più con la mente che con il cuore. Se vai alla morte nel paio di chilometri di percorso guadagni qualche decimo. Se sbagli rischi di pagare decine di secondi e precipitare in classifica”.
Ed è effettivamente quanto successo a Roberto Gobbin, affiancato dal navigatore genovese Alessandro Cervi, che nella prova spettacolo di apertura della gara romana, che si disputava alle terme di Caracalla, si è girato, ha spento il motore della sua 124 Abarth Rally, ha faticato a riavviarsi nella concitazione del momento, con il buio della notte che rendeva le cose più difficili. Perdendo quei 40” che hanno fatto precipitare Gobbin-Cervi in 96esima posizione assoluta, praticamente in fondo alla classifica.
“Sabato abbiamo resettato il cervello e siamo partiti per la gara sulle prove speciali della giornata, carichi e determinati a fare bene, lasciandoci alle spalle le disavventure della sera prima”. E così è stato, nonostante una toccata sulla velocissima prima prova di sabato la Fiuggi-Guarcino, che ha segnato il parafango sinistro della berlinetta dello Scorpione, ma non ha compromesso la risalita in classifica dei portacolori di Meteco Corse che alla fine hanno chiuso in 61esima posizione assoluta e secondi fra i contendenti dell’Abarth Rally Cup.
“Alla fine mi sono divertito e anche parecchio. La gara di Roma è organizzata alla perfezione non solo sulle prove speciali, ma anche nel contorno. L’emozione di passare nella Roma Imperiale c’è e si sente. Le prove sono fantastiche a cominciare dal fatto che sono di venti chilometri cronometrati ciascuna e si sta alla guida per lunghi minuti che soddisfano la fare di prove speciali. Personalmente mi è piaciuta moltissimo la Fiuggi-Guarcino, che avevamo già fatto lo scorso anno, con la sua discesa mozzafiato nella quale metti la sesta marcia dentro e senti l’acceleratore fermarsi contro il pavimento della scocca”. Una gara che ha visto Roberto Gobbin competere con la sua 124 Abarth Rally, curata da Evo Motorsport di Monforte d’Alba, contro le più recenti Alpine A110. “I dieci anni di differenza di progettazione a favore della berlinetta francese si sentono eccome, ma a me piace portare in gara la 124 Abarth e il suo marchio storico. A Roma abbiamo potuto mettere in pratica gli insegnamenti nei test effettuati precedentemente con Claudio Vallino, che sono serviti a farci guidare meglio, e con un passo più sicuro. Nonostante il caldo abbiamo sofferto fisicamente meno rispetto lo scorso anno. Riassumendo è stata una gran bella gara, in cui ci siamo divertiti e abbiamo portato a casa punti importanti per l’Abarth Rally Cup” afferma soddisfatto Gobbin, che già pensa al prossimo impegno continentale al Barun Czech Rally in programma a fine agosto in Repubblica Ceca, cui farà immediatamente seguito il Città di Torino.
“E alla gara di casa non si può mancare”. Parola di Roberto Gobbin.
Nella stagione 2021, Roberto Gobbin è supportato dalla concessionaria Targa Auto di San Secondo di Pinerolo, Deernote, Edil Asfalti 1971 Srl.
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