CARMAGNOLA – L’assessore regionale Marrone all’evento sulle vittime delle mafie
Questa mattina, in occasione della “Giornata in ricordo delle vittime delle mafie”, l’assessore della Regione Piemonte Maurizio Marrone è stato ospite dell’evento organizzato dal Comune di Carmagnola presso l’Auditorium dell’Istituto Baldessano Roccati con il dott. Roberto Sparagna della Direzione Nazionale Antimafia e il Tenente Colonnello Pasquale Ambrosino della Guardia di Finanza.
“Essere presenti ad un evento come questo è un dovere – spiega l’assessore Marrone, con delega alla prevenzione e al contrasto delle mafie -, specialmente poiché si tiene in un comune che ha dovuto confrontarsi con il tentativo di radicamento della criminalità organizzata, fatto anche di intimidazioni, attentati incendiari e assessori che devono vivere sotto scorta come Alessandro Cammarata. Occorre portare sul territorio la cultura della legalità e la forza dello stato, ma per farlo servono atti concreti.
Per questo motivo, dopo aver raddoppiato i fondi per i contributi alle iniziative in occasione della celebrazione di oggi, sono orgoglioso di poter annunciare che con i nostri uffici regionali abbiamo predisposto anche il Bando per i beni confiscati che triplica le risorse rispetto alla legislatura Chiamparino. In totale, come giunta, abbiamo previsto un importante stanziamento di 450mila euro, di cui 120 mila per le spesa corrente dei beni e 230mila per spese di investimento sugli stessi. La novità, infatti, è che da quest’anno i comuni e gli enti avranno possibilità non solo di ristrutturare i beni per poi metterli a disposizione della cittadinanza, ma potranno anche utilizzare i fondi regionali per le utenze dei beni in loro carico.
La delibera del bando – prosegue Marrone -, verrà approvata dalla giunta appena passerà in Consiglio Regionale il Bilancio di previsione 2022/2024, pertanto faccio un appello alle minoranze affinché i lavori d’aula possano svolgersi in maniera celere e senza inutili ostruzionisimi. Ogni giorno guadagnato rende più vicino lo sblocco dei fondi per i comuni che attendono di potersi mettere al lavoro sui beni confiscati”.
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