REGIONE – Gioco d’azzardo, aspra polemica Sarno-Icardi
“E’ trascorso un anno dall’approvazione della legge sul Gioco d’Azzardo Patologico, fortemente voluta dalla Lega, un provvedimento che ha creato spaccature nella maggioranza di centrodestra e che ha raccolto la contrarietà di realtà associative e istituzionali, primi fra tutti i Comuni piemontesi. Credo sia importante, anche alla luce del fatto che nella sola Città di Torino sono state richieste da luglio a dicembre 2021, 230 autorizzazioni per riaccendere nuovi apparecchi da gioco e che non si sa quante macchine corrispondano a ciascuna autorizzazione, fare il punto sull’attuazione della legge che, almeno sulla carta, introdurrebbe strumenti di sensibilizzazione e tutela per i potenziali giocatori” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno.
“Chiedo, pertanto, all’Assessore competente di capire a che punto siano questi interventi – prosegue l’esponente dem – Non mi risulta, infatti, che in Consiglio regionale sia mai arrivato il Piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio del gioco d’azzardo patologico, approvato e attuato dalla passata legislatura e scaduto nel 2020. Eppure avremmo dovuto esaminare questi deterrenti entro sessanta giorni dall’approvazione della legge. Non ricordo di avere visto alcun Logo regionale “Slot, no Grazie!” e nemmeno che sia stata istituita, presso l’Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze patologiche la Sezione tematica sul GAP. Infine, non mi sembra proprio di avere visto da nessuna parte quel materiale informativo sui rischi collegati al gioco e sui servizi di assistenza che la Lega aveva salutato come “un provvedimento moderno che vuole fotografare il pericolo delle ludopatie in modo preciso e serio”.
“Tutte le attività previste dalla legge regionale son in corso di realizzazione – ha puntualizzato l’assessore Icardi – Abbiamo formalizzato il gruppo di lavoro composto da tecnici ASL, esperti degli Enti accreditati e di Associazioni scientifiche , esperti dell’Osservatorio epidemiologico regionale (OED) ed esperti IRES, il cui compito sarà dare avvio ad ottobre 2022 alla campagna di comunicazione istituzionale di Prevenzione al contrasto al GAP. Per quel che riguarda i minori, stiamo proseguendo con la formazione di alunni e docenti delle scuole del Piemonte per dare avvio, a inizio anno scolastico, alla campagna di informazione nelle scuole. Contemporaneamente apriremo il Centro regionale di Prevenzione e promozione della salute presso la Fondazione educatorio della Provvidenza in corso Trento a Torino. Nel Centro, che inizierà le attività ospitando le classi di studenti delle scuole superiori dal prossimo anno scolastico 2022/23, sarà attivata una stanza appositamente realizzata per far sperimentare ai ragazzi l’importanza del gioco responsabile. Dal 2023 sono infine previste attività di prevenzione direttamente presso le scuole”.
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