MENSE SCOLASTICHE – I dati dell’osservatorio nazionale lanciano l’allarme sul caro energia
“L’impennata delle bollette energetiche, unitamente agli aumenti di materie prime, trasporti e materiale per l’imballaggio stanno soffocando il settore della Ristorazione Collettiva che, caso quasi unico nel settore dei servizi pubblici essenziali, non può – per legge – distribuire l’aumento dei costi sul prezzo finale del servizio in appalto. Fino ad oggi le aziende del settore mense hanno assorbito i rincari delle forniture, ma questo ha avuto impatti drammatici sul margine operativo lordo già risicato e ancora sofferente per la pandemia che ha distrutto quote rilevanti di mercato. La situazione non è più sostenibile: dalle nostre analisi per numerose aziende della ristorazione, soprattutto PMI, l’uscita dal mercato entro la fine dell’anno è un’opzione più che vicina, perché le entrate non riescono più a coprire i costi di produzione. Sono a rischio migliaia di posti di lavoro, oltre che l’erogazione di servizi essenziali come le mense scolastiche”. Con queste parole Carlo Scarsciotti, Presidente di Oricon-Osservatorio Ristorazione Collettiva e Nutrizione, si fa portavoce dell’esasperazione e del grido di aiuto delle aziende del settore.
Secondo le ultime rilevazioni dell’Osservatorio, la spesa per l’energia elettrica delle aziende della Ristorazione Collettiva è passata da 25.442.000 euro nel 2020 a 245.525.000 nel 2022, con un aumento di 220 milioni di euro. Per il gas la spesa è passata da 9.360.000 euro nel 2020 a 134.975.000 nel 2022, circa 126 milioni in più. Anche sul fronte delle materie prime alimentari si registra un incremento pari al 24% rispetto al 2021 (si è passati da 1.100.833 euro nel 2021 a 1362727 nel 2022).
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