COLDIRETTI – ‘Sulla tangenziale est no al consumo di suolo come a Carmagnola e Carignano’
«Sull’avvio della progettazione per la Gronda Est (o anello Est della tangenziale di Torino) ci aspettiamo un pieno coinvolgimento del mondo agricolo».
Il commento è del presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici, dopo che oggi, il sindaco metropolitano Stefano Lo Russo, ha ribadito l’intenzione di andare avanti con la progettazione e dopo la riunione che si è svolta in Città Metropolitana convocata dal vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo con i comuni del territorio. Alla riunione non sono state invitate le rappresentanze del mondo agricolo.
«La Città Metropolitana dimostra ancora una volta di non avere tra le proprie priorità politiche lo stop al consumo di suolo. Dalla variante 460 del Gran Paradiso, alla circonvallazione est di Carmagnola, al nuovo ponte di Carignano: nella maggior parte dei casi ci pare che il primo impegno sia quello di rispolverare progetti di viabilità risalenti agli anni ’90 e 2000 per dimostrare che si “sbloccano” opere ma senza dimostrare un salto di qualità al passo con i tempi. Noi chiediamo che tra i primi criteri di ideazione di un nuovo progetto viario ci sia la sostenibilità di fronte alla piaga del consumo di suolo e al valore delle produzioni agricole. Non spetta a noi chiedere quale sia la visione dei trasporti e della viabilità dell’ente di area vasta ma sicuramente spetta a noi il compito di difendere le produzioni agricole e quindi i campi, che sono, il luogo di produzione del cibo. Spetta anche a noi il compito di difendere gli ecosistemi e i paesaggi agronaturali che nel territorio a Est di Torino, tra la Collina e il Monferrato, sono particolarmente pregiati. Lo dimostrano le produzioni di qualità di prodotti tipici valorizzati dalla Provincia di Torino e dalla stessa Città Metropolitana, lo dimostrano i successi delle tante fiere agricole del territorio e lo dimostra il contributo al turismo locale dato dagli agriturismi».
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