NICHELINO – Lutto per l’ex maresciallo
NICHELINO – Verrà celebrati domani, giovedì 20 aprile, alle 10.30 presso la parrocchia della Santissima Trinità, a Nichelino, il funerale di Gaetano Bianco, ex comandante della stazione carabinieri, figura che ha ricoperto per anni e per la quale ovviamente ha goduto di grande stima da parte della cittadinanza. Ebbe però anche un ruolo politico, in quanto fu anche consigliere comunale, sempre a Nichelino, per un interno mandato. Alle esequie sono attese tantissime persone, ma chi non potrà essere presente e vorrà comunque rendergli omaggio, nella giornata di oggi, mercoledì 19 aprile, verrà allestita la camera ardente nella sede della croce rossa di Nichelino, in via Nazario Sauro. Nello stesso luogo in serata, precisamente alle 19.30, verrà recitato il Santo Rosario. Dopo le esequie la salma verrà tumulata nel cimitero comunale di Candiolo.
Gaetano Bianco è venuto a mancare nei giorni scorsi all’età di 76 anni. Con la sua scomparsa lascia la moglie Donata, la figlia Luisa e la sorella Rosa. Ma come dicevamo il grande vuoto che lascia va oltre la cerchia famigliare, intorno alla quale domani si stringeranno in tantissimi. I più lo ricordano con indosso la divisa da carabiniere, perché per anni è stato il maresciallo alla guida della locale caserma. Un ruolo che lo vedeva come punto di riferimento tanto per i colleghi quanto per la cittadinanza. E chi lo ha visto all’opera tra le fila dell’Arma sa perfettamente che il suo modo di lavorare incarnava alla perfezione gli alti valori che caratterizzano la presenza dei carabinieri sul territorio.
La scomparsa dell’ex maresciallo ha inevitabilmente riportato alla memoria un altro dramma che colpì la sua famiglia in passato. Otto anni fa infatti Gaetano Bianco aveva perso il figlio Antonio, paracadutista dei carabinieri, in un drammatico incidente in volo. La tragedia avvenne in Sud Africa, dove l’uomo, all’epoca 40enne, lavorava. Fu durante una gara di paracadutismo e in base a quanto venne riscontrato dall’inchiesta che seguì il sinistro il paracadute del nichelinese non si era aperto ma, probabilmente a causa di un problema, la discesa non era stata per nulla regolare e l’impatto al suolo, che fu devastante, non lasciò nessuno scampo allo sfortunato militare.
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