CARMAGNOLA – Presidio Pd per l’ospedale unico davanti al San Lorenzo
Un presidio davanti all’Ospedale San Lorenzo allo scopo di “sollecitare una netta risposta da parte del Presidente della Giunta regionale, dell’Assessore alla Sanità e dalla Sindaca Gaveglio (neo Presidente dell’assemblea dei Sindaci dell’ASL TO5) e per invitarli a fare chiarezza sulla realizzazione del nuovo Ospedale Unico ASL To5”. A organizzarlo il Pd, con la presenza del Consigliere regionale Diego Sarno.
“Dopo un processo durato quattro anni – spiega l’esponente dem – la Giunta Cirio ha individuato l’area per la costruzione del nuovo Presidio ospedaliero dell’ASL To5 nel compendio demaniale del Comune di Cambiano al posto dell’area di Vadò sulla quale era stato approvato il progetto di fattibilità che aveva ottenuto il finanziamento INAIL di circa 250 milioni di euro. Recentemente, lo studio di fattibilità sulla nuova area di Cambiano, ha evidenziato diverse criticità: la parziale esondabilità, i livelli acustici non idonei e la complessa viabilità di accesso alla struttura con la necessità dell’abbattimento del casello della tangenziale di Vadò. Tutti questi fattori fanno aumentare considerevolmente i costi, i quali risultano essere non più sostenibili”.
“Oggi siamo qui – conclude il Consigliere Sarno – per continuare a sostenere questa battaglia chiedendo che venga discusso l’ordine del giorno depositato oramai due settimane fa in Consiglio regionale del Piemonte per fare chiarezza sui tempi e costi del nuovo nosocomio e per sostenere la richiesta depositata più di dieci giorni fa di un Consiglio straordinario sul tema. La sanità deve continuare ad essere pubblica e gli ospedali sono il nucleo centrale di una politica pubblica sanitaria universale. La Giunta Cirio e il suo assessore alla sanità Icardi stanno mettendo in crisi questo diritto da ormai 4 anni”.
“Il silenzio della Regione sul nuovo ospedale unico ASL TO5 – afferma la Consigliera comunale di Carmagnola Sabrina Quaranta – è imbarazzante, così come quello della Giunta Gaveglio, che porta a Carmagnola gli Assessori regionali solo quando c’è qualche nastro da tagliare o quando c’è l’occasione di farsi pubblicità e non risponde alla richiesta del consiglio straordinario da parte delle opposizioni. Ora che è in gioco la salute delle persone, invece, non solo non stanno dando risposte ai consiglieri comunali e regionali, ma a tutti i cittadini e le cittadine.
Intanto le liste di attesa – prosegue Quaranta – si allungano, il ricorso alla sanità privata è sempre maggiore: le strutture ospedaliere del territorio sono sotto una pressione insostenibile. Quanto ancora può durare questa situazione? Noi oggi, come sempre, ci siamo messi in ascolto delle preoccupazioni e dei bisogni della cittadinanza, nella speranza che si decida a farlo anche chi ha la responsabilità di prendere decisioni su questi temi.”
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