AMBIENTE – Migliora la qualità dell’aria in provincia
Il 2023 si è chiuso confermando il miglioramento della qualità dell’aria in Piemonte: secondo il rapporto elaborato e diffuso da Arpa è stato l’anno migliore in assoluto per quanto riguarda la diminuzione della concentrazione delle polveri sottili (pm10 e pm2,5).
Prendendo come punto di riferimento il 2021, in quanto il 2022 è stato particolare dal punto di vista meteorologico con dati particolarmente negativi e condizionati dalla siccità, si evidenzia infatti una netta contrazione degli inquinanti: tutti i capoluoghi di provincia rientrano nei parametri previsti dai limiti di legge, 35 giornate di sforamento all’anno tranne Torino, che pur mostra un importante miglioramento. Su 32 centraline di rilevamento presenti sul territorio piemontese nel 2021 avevano superato i 35 giorni di sforamento delle polveri sottili in 13, nel 2022 in 12 e nel 2023, con una riduzione di circa l’84%, il superamento si è registrato solo in 2 centraline.
Sempre rispettati, invece, i limiti di legge imposti dall’Unione Europea per quando riguarda la concentrazione media annua delle polveri sottili nell’aria.
Risultati che hanno portato il presidente Alberto Cirio e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati a dichiarare che «il netto miglioramento, senza precedenti storici, di tutti i parametri dimostra come le misure strutturali messe in campo e gli investimenti effettuati sulla mobilità pubblica e privata, sul riscaldamento, sull’efficientamento energetico e in ambito agricolo e industriale siano stati efficaci in maniera strutturale. In tutto il Piemonte, tranne che a Rebaudengo e Settimo Torinese, che comunque evidenziano un miglioramento rispetto all’anno precedente, sono stati rispettati i limiti di legge sulle polveri sottili, sia per quanto riguarda la media annuale, sia per il numero di sforamenti giornalieri».
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