NICHELINO – Il centro di salute mentale torna alla discussione del Consiglio regionale
In Consiglio regionale è tornato il tema del centro di salute mentale di Nichelino, a seguito di una interrogazione del consigliere Pd, Diego Sarno. La richiesta è stata di capire quando il centro potrà tornare alle sue piene funzioni. La risposta dell’assessore Luigi Icardi ha sostanzialmente rassicurato sul fatto che i nuovi arrivi (due psichiatri, più un altro subito reperito dopo le proteste) ha permesso di attivare il servizio nuovamente lungo tutto l’arco della settimana e non solo saltuariamente. Una posizione su cui Sarno ha precisato come: “Attualmente l’Asl To5 si troverebbe sotto organico di 13 psichiatri dal momento che per garantire un livello dignitoso di assistenza occorrerebbe da un minimo di 23 a un massimo di 31 psichiatri. Si rileva, infatti, che a Nichelino ci sarebbero, sulla carta, 4 psichiatri dei quali una è stata già dirottata altrove, una è in maternità e un’altra ha una responsabilità di funzione al Centro Salute Mentale, ma lavora contemporaneamente in reparto: dunque un solo psichiatra è pienamente presente. A Moncalieri, analogamente, nonostante sulla carta siano 4 gli psichiatri, uno di loro ha già lasciato ed è stato trasferito a Torino, due svolgono ore in reparto, l’ultimo è andato in pensione a fine gennaio. E’ bene precisare che lo psichiatra è l’unica figura pienamente responsabile della salute del paziente al momento della presa in carico, mentre, oggi, dalle informazioni in nostro possesso, risulta che, dopo quasi due mesi, sono, in particolare, gli infermieri a mantenere attivo questo servizio” prosegue il Consigliere regionale Pd.
“La risposta dell’Assessore – commenta Diego Sarno– ci lascia perplessi. Infatti Icardi afferma che, attualmente, sarebbero in servizio 20 medici assegnati al Centro di Salute mentale, organico che secondo le nostre informazioni è solo sulla carta, in più vi sono 4 prossimi pensionamenti. Per sopperire al problema l’Asl aveva previsto un incremento di 4 unità e indetto a settembre 2023 un concorso, a seguito del quale, tuttavia, stati assunti solo 2 psichiatri. Attualmente 2 specializzandi sarebbero in attesa di autorizzazione da parte dell’Università. Sarebbe, quindi, auspicabile che l’Università venisse sollecitata per risolvere il problema in tempi stretti! Riguardo, poi, a un successivo bando per la ricerca del personale andato deserto è lecito chiedersi se ciò non sia avvenuto perché non è appetibile rispetto all’offerta dei privati. Infine dal momento che l’Assessore Icardi ha, ancora una volta, ribadito che tutto funziona e che il servizio viene garantito resta aperto un interrogativo: perché non vengono presi in carico nuovi casi con tempi certi?”
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