Piazza Bengasi evolve in peggio: oltre allo spaccio anche la microcriminalità
Piazza Bengasi, e tutta la sua area limitrofa a cavallo tra i territori comunali di Moncalieri e Torino, è una «terra di mezzo» anche per altri tipi di criminali, quelli che esulano dal «solito» spaccio. Recentemente infatti ha mostrato, in alcuni frangenti, di tornare utile anche ai malfattori che devono nascondersi. Per la serie: chi mai verrà a cercarmi in un luogo così sorvegliato? La piazza infatti è una delle zone rosse di Torino, quelle che scelta della Prefettura devono restare costantemente mei radar di carabinieri e polizia, tuttavia nei giorni scorsi due scippatori in fuga hanno scelto la piazza come «porto sicuro», forse perché pensavano di potersi mescolare facilmente tra i passanti e farla franca con gli agenti che gli stavano correndo dietro. Ma non è affatto dentata così visto che sono stati rapidamente intercettati, fermati e arrestati. I protagonisti della vicenda sono due soggetti stranieri minorenni, i quali poco prima avevano scippato un uomo che stava camminando lungo la torinese via Genova. Probabilmente pensavano ad un furto semplice, senza conseguenze, ma in realtà già pochi minuti dopo la razzia con strappo era già stati descritti alla polizia, che tramite gli uomini della squadra mobile si era già attivata per «agganciarli» direttamente in strada, magari con ancora in tasca la refurtiva, in modo da potergli contestare la flagranza di reato. E in effetti gli agenti hanno scorto i fuggitivi sul marciapiede di via Genova, intenti ad armeggiare nei pressi di una siepe. Un atteggiamento sospetto, aumentato nel momento in cui il duetto ha palesemente iniziato a fuggire in direzione di piazza Bengasi. E una volta raggiunta quest’ultima sono entrati in un negozio, verosimilmente senza immaginare che gli agenti li avevano visti, difatti una manciata di secondi dopo anche gli uomini in divisa erano all’interno dell’esercizio. Tutto in un lampo insomma, nonostante il tentativo dei banditi