LA LOGGIA – Stop alle «invasioni» di Villa Carpenato
Ci risiamo! Villa Carpeneto di La Loggia torna agli onori della cronaca per le invasioni, per nulla autorizzate, a cui è sottoposta da parte dei soliti «esploratori» di luoghi abbandonati. Un rischio enorme per i medesimi in quanto si tratta di un complesso che giace inutilizzato da moltissimi decenni, ma al tempo stesso un problema non da poco per il Comune di La Loggia, che da un anno ne è proprietario e sta iniziando i primi interventi di risanamento che rischiano di essere vani se qualcuno dovesse farsi male o peggio. Tutto il lavoro fatto fino ad ora andrebbe perduto semplicemente perché la Villa e il suo parco potrebbero tramutarsi nella «zona di un incidente, con sigilli e quant’altro posti dagli investigatori (nel caso avvenisse qualcosa di davvero grave, ndr) a bloccare i lavori per chissà quanto tempo. E tutto per qualcuno che ha ignorato una regola ben chiara: non entrare. Già, si può anche scriverlo a caratteri cubitali ma probabilmente per tenere lontana certa gente ci vorrebbe il fossato con i coccodrilli. Solamente negli ultimi giorni due minorenni, a quanto pare arrivati appositamente in bicicletta da Torino, sono stati sorpresi mentre cercavano di scavalcare il cancello della storica dimora settecentesca. Precedentemente sono invece state colte sul fatto tre ragazze, tutte con indosso degli abiti palesemente ispirati ai personaggi dei fumetti. Delle «cosplayer» insomma, che magari volevano ricreare qualche fantasioso scenario all’interno della villa. Si tratta di ipotesi ovviamente, ma in qualsiasi caso non sono riuscite nel loro intento, anche se per entrare nell’area interdetta non avevano fatto proprio nessuna fatica, è bastato loro intrufolarsi attraverso una fessura nella lamiera di protezione. Scene tutto sommato già viste, ma alle quali ora il Comune di La Loggia intende dire basta mettendo un freno, possibilmente definitivo, ai cosiddetti «urbexer», ovvero tutte quelle persone che praticano «l’urbex», termine che deriva dall’unione di «urban» ed «exploration», e che si dedica all’esplorazione di luoghi abbandonati, come edifici, fabbriche, ospedali, o anche sistemi di drenaggio sotterranei e tunnel.