Prende il via ufficialmente il Distretto del Cibo della Pianura Canavesana e Collina Torinese
Prende vita ufficialmente il Distretto del Cibo della Pianura Canavesana e Collina Torinese.
L’occasione è la sottoscrizione dell’accordo tra i soci fondatori che avrà luogo venerdì 25 luglio come ultimo punto all’ordine del giorno del Consiglio metropolitano di Torino.
Un accordo che vede impegnati un quarto di tutti i Comuni del torinese (78 su 312): Agliè, Azeglio, Bairo, Banchette, Barbania, Barone Canavese, Bosconero, Brandizzo, Brusasco, Busano, Caluso, Candia Canavese, Casalborgone, Castagneto Po, Castellamonte, Castiglione Torinese, Cavagnolo, Chivasso, Ciconio, Ciriè, Colleretto Giacosa, Cuceglio, Favria, Feletto, Fiorano Canavese, Foglizzo, Front, Gassino Torinese, Ivrea, Lauriano, Leinì, Lessolo, Levone, Lombardore, Loranzè, Lusigliè, Mazzè, Mercenasco, Montalenghe, Montanaro, Monteu da Po, Nole, Oglianico, Orio Canavese, Ozegna, Parella, Pavone Canavese, Perosa Canavese, Pertusio, Rivarolo Canavese, Rivara, Rivarossa, Romano Canavese, Rondissone, Salassa, Salerano Canavese, Samone, San Benigno Canavese, San Carlo Canavese, San Francesco al Campo, San Giorgio Canavese, San Giusto Canavese, San Martino Canavese, San Maurizio Canavese, San Ponso, San Raffaele Cimena, San Sebastiano da Po, Scarmagno, Strambino, Torrazza Piemonte, Valperga, Vauda Canavese, Verolengo, Verrua Savoia, Vialfrè, Villareggia, Vische, Volpiano.
La sede del nuovo Distretto sarà quella della Città metropolitana di Torino, promotore dell’iniziativa.
“Sono molto soddisfatta di questa collaborazione territoriale, alla quale ho lavorato con particolare impegno”, commenta la consigliera di Città metropolitana di Torino delegata allo Sviluppo economico e sindaco di Strambino Sonia Cambursano.
Nel Distretto del Cibo il sistema pubblico e privato operano in modo integrato per consentire al sistema economico locale di fronteggiare il cambiamento climatico, contrastare lo spopolamento nelle aree rurali e favorire la continuità aziendale. “Anche un modo efficace – conclude Cambursano – per rafforzare il turismo di prossimità e favorire l’accesso della popolazione residente a un cibo sano, di qualità e prodotto localmente”.