CARMAGNOLA – Il grande ritorno di Saulo Lucci: dopo «Hell’o dante» arriva il Canto XI del Purgatorio, domenica 9 novembre, alla Fiera di San Martino
Il piacere della lettura della Divina Commedia ha portato l’attore Saulo Lucci a memorizzare l’intero Inferno, impiegando quattro anni di studio. Ha trovato poi su una bancarella di via Po a Torino una vecchia Divina Commedia che recava a margine dei più famosi versi della storia l’annotazione di una studentessa: “A 35 anni mi sono perso in un bosco”. Non ha potuto ignorare la freschezza e l’ironia dirompenti di cui l’ingenua semplificazione era impregnata e a essa si è ispirato per concepire un progetto che ha preso il via nel settembre 2014: un progetto di teatro di narrazione che affronta l’Inferno in una serie di spettacoli ognuno dedicato a un canto. Attraverso una rigorosa ricerca sviscera le terzine e i personaggi in esse racchiusi, la situazione storica e le pene tanto mirabilmente dipinte così come il pensiero dell’autore dando nuova vita a tutto ciò, per riconsegnare agli spettatori la bellezza di una commedia che merita più di ogni altra mai scritta l’attributo di Divina. Nell’unità di quella grande opera che è la Divina Commedia, il Purgatorio occupa la parte centrale e fa quindi da via di mezzo tra la brutalità di colpe e pene in cui sono dipinti i dannati, e la somma spiritualità dei beati. Ci troviamo davanti alla cantica più umana, quella che più di tutte è specchio delle nostre debolezze di fronte alla fatica che una scalata comporta. Rispetto all’Inferno il paesaggio cambia di colpo fin dai primi versi del primo canto, in cui una dolce musicalità svela fin da subito la nuova tonalità del secondo regno. È la più originale invenzione dantesca, nessuno prima di lui infatti aveva tentato una così minuziosa organizzazione del Purgatorio, sul quale i mistici e i sapienti discutevano anche solo per accordarsi sulla collocazione geografica. La serata dantesca sarà la degna conclusione della giornata della Festa di San Martino in programma a Carmagnola il 9 novembre.
Saulo Lucci
Saulo Lucci si forma come attore, musicista e cantante. Si diploma alla Performing Art University Torino (PAUT), diretta da Philip Radice. Dal 2005 in coppia con Manuel Bruttomesso, allestisce 3 spettacoli di comicità dell’assurdo e una collaborazione con il Teatro della Caduta di Torino. Nel 2006 crea lo spettacolo parodistico Ciaolyns che vince il premio “Cantieri di strada 2006” della FNAS. Nel 2007 fonda Casata Maluf, che nell’estati 2009 e 2010 porta in strada uno spettacolo clownesco basato sull’ Amleto, dal titolo Ambreto Malefica. Nel 2008 avvia un progetto di due chitarre e due voci con repertorio proprio e di cover, in duo con Francesco Vigna: Quel Che Resta Del Cane. Nel 2010 il duo è diventato un quartetto con l’aggiunta di basso e percussioni, che nel 2011 autoproduce il primo lavoro in studio dal titolo Mare e Marmo. Dal 2011 con Enrico Pastore e Manuel Bruttomesso allestisce uno spettacolo di-narrazione sulla caduta di Costantinopoli: L’Aquila e il Serpente; con Enrico Pastore dà vita a un progetto sulla Divina Commedia dal titolo A 35 anni mi sono perso in un bosco. Dal settembre 2014 presenta da solo HELL O’ DANTE: 34 spettacoli per i 34 canti l’Inferno che conosce interamente a memoria. Nel settembre 2015 nasce POOR GATEAU: 33 spettacoli per i 33 canti del Purgatorio . Nel settembre 2016 è iniziato PARA MI, PARA TI, PARAìSO: i 10 cieli del Paradiso associati a 10 diversi autori musicali, in 10 diversi spettacoli. Dal 2015 collabora con la compagnia BIT di Torino nel musical Il Principe Ranocchio.
La serata, a ingresso gratuito e senza necessità di prenotazione, è in programma domenica 9 novembre alle ore 21:00 nella Sala Polifunzionale Antichi Bastioni a Carmagnola. Per info 392/5938504











