Onda di Torino le 7 donne vogliono spiegarla a Mattarella
L’enorme successo della manifestazione dell’Onda che sabato ha portato 25-30 mila torinesi in piazza Castello (come riportato in un un precedente reportage) ha il volto di sette coraggiose ed intraprendenti donne, che adesso puntano a farsi ricevere al Quirinale dal Presidente Mattarella, per spiegare il loro progetto autenticamente politico, come “visione della polis”, il disagio che sta vivendo Torino, che è alla base del successo che ha ottenuto l’adunata di sabato 10 novembre nel capoluogo piemontese.
Altro che “madamin” (che nel significato piemontese meno nobile viene usato per indicare donne con scarsa personalità e ancora minor impegno), come le aveva incautamente e malauguratamente definite alla vigilia della grande manifestazione, la consigliera comunale Viviana Ferrero (5 Stelle), che qualche ora dopo ha pensato bene di scusarsi.
Il setterosa di volitive donne torinesi, che hanno risvegliato le coscienze dei torinesi e non solo, hanno riacceso una fiammella nella città, hanno un nome e cognome e le citiamo in ordine alfabetico: Simonetta Carbone, Roberta Castellina, Donatella Cinzano, Roberta Dri, Patrizia Ghiazza, Giovanna Giordano, Adele Olivero.
Sono loro la punta di un ampio movimento di persone e di organizzazioni che spaziano dall’imprenditoria dell’industria, dell’artigianato e del terziario in tutte le sue espressioni; dal sindacato alle professioni; dai giovani ai pensionati. Insomma la società torinese sembra essere attraversata trasversalmente da questa onda arancione, che sta assumendo la forza di una valanga.
Condividi