NICHELINO – Un ex dirigente Thyssen condannato ha chiesto di essere affidato ai servizi sociali
NICHELINO – A dodici anni di distanza il caso Thyssen riesce ancora a far parlare di sé. E’ notizia dei giorni scorsi infatti che il tribunale di sorveglianza, nello specifico quello di Perugia, si è riservato in merito alla richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali presentata dalla difesa di Daniele Moroni, ex dirigente della Thyssen, condannato in via definitiva per il rogo del dicembre 2007 allo stabilimento di corso Regina, a Torino, in cui morirono sette operai tra cui il nichelinese Bruno Santino. Moroni è detenuto dal maggio 2016 nel carcere di Terni, doopo essere stato condannato a sette anni e mezzo di reclusione. L’ex dirigente è assistito dagli avvocati Attilio e Daniele Biancifiori. La procura generale avrebbe espresso parere favorevole alla sua richiesta, sulla scorta delle valutazioni raccolte sia in ambito carcerario che in quello lavorativo. Dal giugno 2017 a Moroni è stato concesso di allontanarsi dal carcere per svolgere un lavoro esterno presso una società di ingegneria, con obbligo di ritorno in cella alle ore 22. Una decisione che aveva suscitato le proteste dei parenti delle vittime
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