L’Embraco chiude. A casa i 500 lavoratori
L’annuncio choch è arrivato oggi, con una nota direttamente dall’Embraco. La multinazionale brasiliana che fa capo al gruppo Whirlpool che produce compressori per frigoriferi, ha annunciato l’intenzione di procedere alla cessazione della produzione nello stabilimento di Riva Presso Chieri. Coinvolti 497 lavoratori su 537, in presidio dallo scorso 26 ottobre. L’annuncio è arrivato il giorno dopo la visita dell’Arcivescovo Nosiglia, che aveva annunciato la decisione di portare il caso all’attenzione di Papa Francesco.
“Prima di giungere a questa decisione – viene spiegato in una nota diffusa dalla Embraco – sono stati attentamente valutati diversi scenari alternativi ma nessuno di questi ha rappresentato una soluzione appropriata per continuare la produzione nello stabilimento”. Embraco resterà in Italia con un ufficio commerciale “al fine di continuare ad assistere la propria clientela”. La nota prosegue specificando che “l’azienda avvierà la procedura sindacale riguardante la cessazione della produzione nello stabilimento di Riva. L’azienda è pienamente consapevole delle sue responsabilità nei confronti dei propri dipendenti”. Questa decisione coinvolgerà circa 500 posizioni e l’azienda “lavorerà in stretta collaborazione con i rappresentanti sindacali, le autorità pubbliche e i funzionari locali per cercare soluzioni perseguibili e su misura per il personale coinvolto”.
Per i sindacati “lo scenario che ci viene presentato è di gran lunga il peggiore tra quelli che si potevano prefigurare: dalla riduzione dei volumi annunciata nelle scorse settimane si passa al loro azzeramento, e quindi alla chiusura dell’attività produttiva”. Il che significa licenziamenti. Adesso ci sono i canonici 75 giorni di trattativa, ” in cui dovremo adoperarci per fare in modo che l’azienda cambi questa decisione. È urgente aprire un tavolo di trattativa e servirà anche un passaggio al Mise per valutare strade alternative ai licenziamenti”.
L’assessora al Lavoro della Regione Piemonte Gianna Pentenero esprime enorme sconcerto per l’annuncio. “Si tratta – secondo l’assessora – di una decisione inaccettabile, così come inaccettabile è il modo in cui è stata condotta l’intera trattativa, lasciando per mesi i dipendenti e le loro famiglie nella totale incertezza, senza interloquire in modo positivo con le istituzioni”. L’assessora aggiunge che la Regione continuerà a restare al fianco dei lavoratori e del territorio e ad attivarsi affinché, anche attraverso l’imminente convocazione del tavolo ministeriale, sia individuata una soluzione volta a scongiurare i licenziamenti.
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