VINOVO – La protesta delle società di corse ippiche per il taglio sovvenzioni del ministero
Le Società di Corse ippiche hanno chiesto un rapido incontro al ministero, dopo aver letto il contenuto del disegno di legge N. 2448 del bilancio previsionale dello Stato anni 2022-2024 pubblicato sul sito internet del Senato. “Con estremo stupore – spiegano – si è rilevato che al capitolo 2297 “Sovvenzioni per le società di corse per l’organizzazione delle corse ippiche..” è previsto, per l’anno 2022, uno stanziamento di appena 40 milioni di euro rispetto ai 46,5 milioni di euro dell’anno 2021. Nelle note si legge che “lo stanziamento è stato ridotto per tener conto delle riduzione delle entrate relative ai giochi ippici”. Tale riduzione di risorse, che vede il taglio complessivo al comparto degli ippodromi attestarsi ad oltre il 75% dal 2012 ad oggi, a parità di prestazioni e servizi resi richiesti dal Mipaaf alle aziende, non consente la continuità aziendale delle Società di corsa che già da anni sopportano perdite di bilancio. “Il 2021 oltre ai maggiori costi sostenuti per gestire l’attività di corse in emergenza Covid totalmente a nostro carico ha visto l’escalation di aumenti delle principali voci di costo caratteristiche (energia, carburanti, acqua, sabbia ed inerti, ecc.) il tutto a fronte della riduzione in maniera quasi totale delle poche entrate da pubblico e scommesse causa il lungo periodo di corse a porte chiuse pur di permettere agli operatori di continuare la loro attività. Non si comprende, poi, il motivo per cui “la riduzione delle entrate relative ai giochi ippici”, provocata da norme emanate dallo Stato per contrastare gli effetti del Covid-19, debba essere iniquamente sopportata esclusivamente dalle società di corse quando, invece, per tutti gli altri settori produttivi penalizzati dagli effetti dalle suddette norme anti Covid 19, sono previsti benefici e risorse”.
Condividi