Mostra torinesi in Spagna per celebrare la Vuelta
I ciclisti torinesi alla Vuelta. A meno di due mesi dalla corsa a tappe spagnole che attraverserà le strade della nostra regione la Città metropolitana di Torino ha inaugurato nello spazio espositivo al piano terreno della sede di corso Inghilterra 7 la mostra “Torinesi di Spagna”, che celebra i campioni subalpini che in passato hanno vestito la maglia rossa e le altre maglie della Vuelta. La mostra è curata dal giornalista Aldo Peinetti, responsabile della redazione sportiva del settimanale “L’Eco del Chisone” e organizzatore di eventi ciclistici. Oltre ai pannelli in cui si racconta la storia dei corridori torinesi alla Vuelta, sono esposte alcune biciclette d’epoca provenienti da una collezione privata. Ospite d’onore all’inaugurazione di mercoledì il corridore Fabio Felline, che conquistò la maglia verde della classifica a punti nella Vuelta del 2016.
In mostra fotografie e riproduzioni di pagine di quotidiani spagnoli come El Mundo Deportivo rendono evidente l’interesse suscitato dalle imprese di atleti come Angelo Conterno, ma ricordano anche che, già nel 1935, nella prima edizione della Vuelta, tra i vincitori di tappa vi fu il canavesano Edoardo Molinar. Non solo: nell’anno di Conterno “ganador de la Vuelta” ci furono anche gli acuti di Giancarlo Astrua e Nino Defilippis. È storia recente, invece, l’impresa di Fabio Felline, che nel 2016 seppe conquistare la maglia verde di leader della classifica a punti. Ai pannelli riguardanti la Vuelta è abbinato il prezioso materiale che lo scorso anno, a Pinerolo, ha composto la mostra “Les Turinoises”, curata da Aldo Peinetti con la collaborazione del fotografo Dario Costantino. È un modo per tributare la giusta ammirazione e considerazione ai tanti corridori torinesi che hanno brillato nella Grande Boucle, da Giovanni Brunero a Bartolomeo Aymo negli anni’ 20 del secolo scorso, in una sequenza di vittorie aperta da Federico Gay nel 1922. I pannelli ripercorrono inoltre le tante affermazioni torinesi degli anni ’30, grazie a Francesco Camusso e Giuseppe Martano, mentre due decenni dopo furono ben sette le frazioni vinte al Tour de France da Nino Defilippis, compreso il memorabile il successo del “Cit” allo Stadio Comunale nella frazione Gap-Torino del 1956. Alla carrellata si aggiunge, con doveroso risalto, Italo Zilioli, che alla Grande Boucle 1970 non solo s’impose nella seconda tappa, ma vestì la maglia gialla per i tre giorni successivi.