VIRUS – Il supermercato vendeva la merce a prezzi raddoppiati: scatta la denuncia
In un noto supermercato della grande distribuzione del Canavese, i generi alimentari di prima necessità ed altri prodotti venivano venduti a prezzi ingiustificatamente più alti.
I Finanzieri hanno appurato che quasi tutti i prodotti, considerati “in offerta” dal circuito commerciale del quale fa parte il punto vendita, avevano subìto un notevole quanto immotivato incremento del prezzo, anche fino ad oltre il 200% rispetto al costo previsto dalle offerte dettate dal marchio nazionale di riferimento.
Tutto più che raddoppiato; dai beni di prima necessità, pane e olio, sino al prezzo della colomba pasquale che da poco più di 3 euro era “lievitato” a quasi 7 euro. Ovviamente, in negozio, del “volantino offerte” in vigore non c’era nemmeno l’ombra, tanto che gli inquirenti l’hanno dovuto reperirlo in rete.
Nel corso dell’intervento i Finanzieri hanno anche constatato che il responsabile del punto vendita, in totale violazione dei Decreti emessi dal Governo per l’emergenza coronavirus, continuava a porre in vendita anche quelle tipologie di merci, non considerate di prima necessità, delle quali è attualmente preclusa la commercializzazione.
L’esercente è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ivrea per “Manovre speculative su merci”; rischia sino a tre anni di reclusione e sanzioni per 25.000 euro. Il commerciante ha poi accumulato un’altra denuncia per aver posto in vendita prodotti per i quali era vietata la vendita
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